domenica 29 gennaio 2012

Forum beni comuni: costruire l'alternativa con la società civile


NAPOLI - Costruire l'alternativa attraverso la democrazia partecipata, unendo all'esperienza dei partiti politici quella della societa' civile. Questo il messaggio che parte dal Forum dei Comuni per i beni comuni, organizzato a Napoli dal sindaco del capoluogo partenopeo, Luigi de Magistris. Un'iniziativa che ha coinvolto amministratori locali, associazioni, movimenti. Mille gli iscritti legati a istituzioni o enti, 5.000 tra i semplici cittadini, 13 mila i contatti alla pagina web del Comune dedicata all'evento, 1.500 ai quattro tavoli tematici, che hanno offerto gli spunti per la discussione del pomeriggio.
Economia del territorio e degli enti Locali; Politiche del welfare, diritti, politiche dei migranti e del lavoro; Ambiente e nuovi modelli urbani e Beni comuni, Partecipazione e Servizi Pubblici: queste le tematiche affrontate nei tavoli tecnici, con l'ultimo che e' risultato il piu' affollato come prevedibile. Un modello di "democrazia dal basso", come l'ha definito de Magistris, che "non si puo' fermare con le carte da bollo come si e' cercato di fare per il referendum sull'acqua pubblica", una delle bandiere di questa amministrazione. Per costruire questo percorso comune, aggiunge il sindaco, servono "idee chiare" e "gente con le 'mani pulite', che non vanno tenute in tasca, ma utilizzate per costruire concretamente percorsi nuovi". Perche' "la mia esperienza personale insegna che non si vince concentrandosi sulle alleanza tra partiti, decidendo se mettere insieme Pd, Idv, Sel o altre forze, ma leggendo nel cuore e nella testa degli italiani, che sono gia' oltre i partiti".
In questo modo, aggiunge De Magistris, e' stato pensato lo stesso forum, "mettendo insieme i contenuti che arrivavano dal basso. L'esatto contrario della logica con la quale si e' formato il governo Monti, che si arrocca intorno ai poteri perche' teme queste nuove spinte che arrivano dalla societa'". Per il leader di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, ''Dal forum sui beni comuni di Napoli e' emerso con chiarezza che bisogna rompere col neo liberismo, fare opposizione al governo Monti e a partire da questo lavorare per costruire una prospettiva. E su questo sono d'accordo''.
''Ci sono i partiti - ha detto Ferrero - i sindaci, le associazioni, tante forme con cui fare politica. Non ce ne e' una sola e nessuna e' totalizzante. Noi abbiamo proposto la Costituente dei beni comuni e del lavoro proprio con questo intento. Ma il punto politicamente rilevante di oggi e' che si e' detto che si e' contro la politica del governo Monti e contro il liberismo, questo e' il punto decisivo. E sono sorpreso - ha concluso Ferrero - che anche Emiliano stai dentro un'aggregazione contro il governo Monti e contro il liberismo. E' una novita' di cui sono contento''.
De Magistris vede un'analogia con quanto successo in occasione del referendum indetto dalla Fiat a Pomigliano d'Arco, cosi' come spiega uno degli operai iscritti alla Fiom, Antonio De Luca, presente in sala. "Cercheranno di colpire i punti di democrazia attiva", avverte il primo cittadino. Gli fa eco il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che invita a "creare una rete di solidarieta' per non lasciare che amministratori come de Magistris restino eroi soli". Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, sottolinea come questa sia l'unica via percorribile, perche' "nessuno si salva da solo, mentre insieme si puo' salvare il Paese". I
l presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che ha inviato un messaggio scusandosi per l'assenza, chiede che venga rimessa al centro della discussione "una nuova visione dell'etica politica per restituire centralita' all'interesse generale". Da Napoli e dal sud, spiega il sindaco di Bari, Michele Emiliano, "parte la nuova sfida per ricucire il Paese", anche in vista delle prossime elezioni politiche, per le quali bisognera' decidere le alleanze, partendo magari proprio dai beni comuni.

da www.umbrialeft.it

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