I ministri dalle 11.30 incontreranno il presidente della Regione
Puglia, Nichi Vendola, gli enti locali, l'autorita' portuale, il
presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, i sindacati, Confindustria,
parlamentari di Pdl, Pd, Udc e Fli e il vescovo di Taranto, mons.Filippo
Santoro. Tutti meno che il Comitato dei Cittadini e dei lavoratori
Liberi e Pensanti. ''Ugualmente - sottolinea Cataldo Ranieri,
carismatico portavoce del comitato - chiediamo ai ministri di farci
partecipare agli incontri: vogliamo essere ascoltati, lo pretendiamo,
altrimenti non ci fermeremo. Vogliamo decidere il futuro di Taranto
perche' siamo stanchi di piangere i nostri morti''.
Contro il divieto di manifestare e' insorta la Cgil pugliese secondo cui ''la liberta' di manifestare non deve mai essere intaccata'' e la ''democrazia non puo' subire mortificazioni in un momento in cui la citta' di Taranto ha bisogno di dare prova di maturita' e senso civico''. ''Profonda indignazione e preoccupazione'' viene espressa dalle organizzazioni di studenti universitari Link, Uds e Unione degli Studenti, e la 'Rete della conoscenza' cui aderiscono.
Contro il divieto di manifestare e' insorta la Cgil pugliese secondo cui ''la liberta' di manifestare non deve mai essere intaccata'' e la ''democrazia non puo' subire mortificazioni in un momento in cui la citta' di Taranto ha bisogno di dare prova di maturita' e senso civico''. ''Profonda indignazione e preoccupazione'' viene espressa dalle organizzazioni di studenti universitari Link, Uds e Unione degli Studenti, e la 'Rete della conoscenza' cui aderiscono.
Chiaro e netto anche l’intervento del sindaco di Taranto, Ippazio
Stefàno: ''Sono ingiusti gli attacchi al gip o alla procura. Piuttosto,
mi auguro che il governo venga a Taranto con le idee molto chiare e non
usi la citta' per una sfilata di chiacchiere. Abbiamo bisogno di fatti
concreti''. ''Il governo - aggiunge - deve dire a Emilio Riva di fare
presto, di finanziare tutte le opere necessarie per mettere a norma gli
impianti. Noi ci auguriamo che al di la' delle incomprensioni, si
proceda velocemente a sanare una situazione intollerabile''. ''Qui per
il lavoro sono morti operai e semplici cittadini. Non e' accettabile, ma
fare giustizia e' insufficiente perche' la fabbrica inquina ancora e
allora bisogna rendere l'Ilva compatibile con Taranto''. ''Taranto e'
una citta' inquinata da troppo tempo -conclude Stefàno -. Non possiamo
che partire da qui e le responsabilita' sono delle classi dirigenti che
hanno sottovalutato il problema''.
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