La terrificante gaffe di Marianna Madia che sbaglia indirizzo del Ministero
La nuova responsabile per il lavoro della segreteria del Partito
Democratico è andata ad esporre le sue idee al ministro per lo Sviluppo
Economico Flavio Zanonato, sbagliando clamorosamente indirizzo.
UNA STORIA QUASI DIVERTENTE - La storia la racconta
Il Tempo, non senza ironia, ma non si potrebbe diversamente. La nomina
di Marianna Madia a responsabile per il lavoro del PD è stata criticata
da più parti e tutti hanno sottolineato l’inesperienza della giovane,
arrivata in parlamento con Veltroni più per la vicinanza ai vertici del
PD che per aver brillato di luce propria. Sarà per questo, suggerisce
Filippo Caleri che firma l’articolo, che Madia ha deciso di presentarsi a
Flavio Zanonato per esporgli aspettative e idee della nuova segreteria
di Renzi.
LA GAFFE - Zanonato l’ha ricevuta di buon grado,
anche se inattesa, e la parlamentare è partita con la sua esposizione in
merito alle politiche per il lavoro, conclusa in una ventina di minuti
con la richiesta a Zanonato del suo appoggio per concretizzarle. La
risposta di Zanonato non è stata sicuramente quella che si aspettava la
renziana. Infatti l’attuale Ministro dello Sviluppo, come riferisce Il Tempo, l’avrebbe lasciata di sasso dicendo:
«Cara Marianna. Sono contento del vigore e dell’entusiasmo con il quale mi chiedi supporto. Ma di questo avresti dovuto parlare con il collega ministro del Lavoro, Enrico Giovannini. Le mie competenze non sono specificamente destinate alle politiche dell’occupazione».
Comprensibilmente spiazzata, Madia avrebbe replicato:
«Ma scusa ministro ma non sei te che ti occupi di lavoro?».
Al che Zanonato, paziente e comprensivo:
«No». Prendendo la giovin «ministra ombra» sottobraccio, Zanonato l’ha accompagnata alla finestra e puntando il dito dall’altra parte di Via Veneto le ha sussurrato: «Vedi il ministero del Lavoro è dall’altra parte. Hai sbagliato indirizzo».
HA MOSTRATO LA SUA COMPETENZA - Non c’è che dire un
ottimo esordio, se Marianna Madia voleva esibire la sua preparazione e
dimostrare che non è inesperta la missione è miseramente fallita. Da
quello che si ricava infatti dalla cronaca è che Madia è sicuramente in
grado di pronunciare un discorso sensato di una ventina di minuti di
fronte a un ministro, ma la sua inesperienza è tale che non è nemmeno in
grado d’individuare il ministro di riferimento per la materia che Renzi
le ha affidato a nome del Partito Democratico. Che con la sua storia
non manca certo d’esperti in tema di lavoro e che sicuramente ne avrà
molti capaci d’andare dritti al ministero del Lavoro, dovendo trattare
di questioni del lavoro a nome del proprio partito. Una gaffe
imperdonabile per il partito e per lo stesso Renzi, che ha tanto parlato
di merito e poi ha promosso a rappresentare le politiche sul lavoro del
PD una parlamentare che dopo anni in parlamento non ha nemmeno imparato
usare Google per conoscere nomi e competenze dei ministri e dei
ministeri ai quali rivolgersi alla bisogna.
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