Il
2 marzo parte la campagna ACT – Agire Costruire Trasformare, con
un’assemblea che si terrà dalle 10 presso la Città dell’Altra Economia
(Largo Dino Frisullo) a Roma e che accoglierà giovani da tutta Italia
per costruire un'AltraEuropa
ACT è una campagna lanciata da ragazze e ragazzi studenti, lavoratori, precari che vogliono sostenere attivamente il percorso della Lista L’Altra Europa con Tsipras
per costruire tutti insieme un percorso di partecipazione collettiva
vera e concreta, che sappia rendere le nuove generazioni protagoniste
del cambiamento, a partire dalla lotta alla precarietà e la disoccupazione giovanile, promuovendo la costruzione di un nuovo welfare e la difesa del sapere libero e dei diritti per tutti.
L'Europa è lo spazio, fisico e culturale, in cui siamo cresciuti.
ACT
è la campagna della generazione che ha fatto l'Erasmus, di chi non ha
bisogno di convertire mentalmente in lire i prezzi in euro, di chi si è
trovato a lavorare per brevi o lunghi periodi dall'altra
parte del continente, di chi, emigrando, ha fatto dell'Europa la sua
casa. Ma anche la generazione che ha visto gli obiettivi di “piena e
buona occupazione” di Lisbona trasformarsi in politiche dell'austerity, della recessione e della disoccupazione di massa.
ACT è la campagna della generazione precaria alla quale è stato prima promesso il futuro e poi negato il presente.
In
questi anni molti della nostra generazione hanno animato la vita civile
del nostro paese in tanti modi: siamo stati in piazza per rivendicare
l'accesso ai saperi, un lavoro libero dalla precarietà, un sistema di
welfare all'altezza del mondo in cui viviamo. Abbiamo dato il nostro
contributo nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro. Anche
se troppo spesso ci siamo scontrati con una politica chiusa, isolata,
sorda alle richieste di cambiamento.
La
proposta di una lista di cittadinanza politica per l'Altra Europa,
collegata alla candidatura di Alexis Tsipras a Presidente della
Commissione Europea alle prossime elezioni europee del 25-26 maggio,
rappresenta un'occasione importante per sperimentare in un campo nuovo
le pratiche di partecipazione politica dal basso che ci hanno
caratterizzato in questi anni di impegno e speranza.
Costruire
un'altra Europa è necessario per concretizzare il cambiamento che
sogniamo da anni, per invertire la rotta delle politiche che ci hanno
portato fin qui, perché cambiare la rotta significa poter cambiare le
nostre vite.
Perché
questo sia possibile, c'è bisogno di noi e di tutti coloro che negli
ultimi anni hanno perso l'entusiasmo dell'impegno, della partecipazione,
del voto e del sostegno a un progetto politico per cui valesse la pena
spendersi. Non possiamo più restare alla finestra a guardare una
politica dalla quale non ci sentiamo pienamente rappresentati.
Quello
che stiamo lanciando è un percorso aperto, che funzionerà se vivrà in
decine e centinaia di laboratori, iniziative, proposte, a partire
dall'esperienza quotidiana, individuale e collettiva, di ognuno di noi.
Intrecciamo storie diverse e diverse esperienze, per progettare un
destino comune, fatto di libertà ed uguaglianza.
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