Corrediamo il testo con un grafico che invita a guardare il variegato contesto socio-politico dello scontro in Egitto evitando semplificazioni e disinformazioni mainstream, in ultima battuta utili solo alla propaganda dell'esercito o al contrario alla propaganda della fratellanza, entrambe protagonisti del conflitto che guardiamo con inimicizia assoluta e ostilità militante.
Comunicato dei Socialisti Rivoluzionari Egiziani sul massacro del Cairo
Abbasso il regime militare! Abbasso Al-Sisi, il leader della
controrivoluzione!
Il sanguinoso scioglimento dei sit-in di Piazza Al-Nahda e Raba'a
al-Adawiyya non è altro che un massacro premeditato. Mira a liquidare
i Fratelli Musulmani. Ma è anche parte di un piano per liquidare la
Rivoluzione Egiziana e ripristinare lo stato militar-poliziesco del
regime di Mubarak.
I Socialisti Rivoluzionari non hanno difeso il regime di Mohamed Morsi
ed i Fratelli Musulmani per un sol giorno. Siamo sempre stati nelle
prime linee dell'opposizione a quel regime criminale e fallito che ha
tradito gli obiettivi della Rivoluzione Egiziana. Ha persino protetto
i pilastri del regime di Mubarak ed il suo apparato di sicurezza, le
forze armate e gli affaristi corrotti. Abbiamo preso parte con forza
all'ondata rivoluzionaria del 30 giugno.
Non abbiamo neppure difeso per un sol giorno i sit-in dei Fratelli ed
i loro tentativi di reinsediare Morsi al potere.
Ma dobbiamo mettere gli eventi di oggi nel loro contesto, che è
l'utilizzo dell'esercito per colpire violentemente gli scioperi dei
lavoratori. Vediamo anche la nomina di nuovi governatori provinciali -
largamente pescati dai ranghi dei resti del vecchio regime, della
polizia e dei generali dell'esercito. Poi ci sono le politiche del
governo del Generale Abdel Fatah Al-Sisi. Che ha adottato una road-map
chiaramente ostile agli obiettivi ed alle rivendicazioni della
rivoluzione egiziana, che sono libertà, dignità e giustizia sociale.
Questo è il contesto del brutale massacro che l'esercito e la polizia
stanno effettuando. E' una sanguinosa prova generale per la
liquidazione della Rivoluzione Egiziana. Mira a spezzare la volontà
rivoluzionaria di tutti gli egiziani che stanno rivendicando i propri
diritti - siano essi lavoratori, indigenti o giovani rivoluzionari -
creando uno stato di terrore.
Tuttavia, la reazione dei Fratelli Musulmani e dei Salafiti che
attaccano i Cristiani e le loro chiese è un crimine settario, utile
solo alle forze della controrivoluzione. Lo schifoso tentativo di
creare una guerra civile, in cui i cristiani egiziani cadranno vittime
dei reazionari Fratelli Musulmani, è uno del quale lo stato di Mubarak
ed Al-Sisi sono complici - non avendo difeso per un sol giorno i Copti
e le loro chiese.
Ci opponiamo con fermezza ai massacri di Al-Sisi, ed al suo orrendo
tentativo di abortire la Rivoluzione Egiziana. Perché il massacro di
oggi è il primo passo nella strada verso la controrivoluzione. Ci
opponiamo con la stessa fermezza a tutti gli assalti contro i
cristiani d'Egitto e contro la campagna settaria che serve solo gli
interessi di Al-Sisi e del suo sanguinario progetto.
Molti che si autodefiniscono liberali e di sinistra hanno tradito la
Rivoluzione Egiziana, guidati da coloro che hanno preso parte al
governo di Al-Sisi. Hanno svenduto il sangue dei martiri per ripulire
l'esercito e la controrivoluzione. Questi personaggi hanno le mani
sporche di sangue.
Noi, i Socialisti Rivoluzionari, non devieremo mai per un istante dal
sentiero della Rivoluzione Egiziana. Non scenderemo mai a compromessi
sui diritti dei martiri rivoluzionari e del loro puro sangue: quelli
che sono caduti affrontando Mubarak, quelli che sono caduti
affrontando il Consiglio Militare, quelli che sono caduti affrontando
il regime di Morsi, e quelli che ora cadono affrontando Al-Sisi ed i
suoi cani.
Abbasso il governo militare!
No al ritorno del vecchio regime!
No al ritorno della Fratellanza!
Tutto il potere e la ricchezza al popolo
Socialisti Rivoluzionari
14 agosto 2013
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