Parlamento europeo, M5S alleato dei "democratici svedesi" che tenevano discorsi con la svastica e bruciavano libri ebrei
Occupano soltanto due seggi nel Parlamento europeo e sono stati ammessi al gruppo che raccoglie gli inglesi di Nigel Farage e gli italiani del Movimento 5 Stelle, l'EFD.
Si
tratta dei Democratici Svedesi (in svedese Sverigedemokraterna, SD), un
partito di estrema destra fondato nel 1988 e che, nonostante abbia
abbracciato recentemente posizioni più morbide, negli anni ha fatto
parlare di sé per le riunioni dove venivano bruciati i libri scritti da
autori ebrei e dove una delle fondatrici, Tina Hallgren Bengtsson,
teneva i discorsi con la svastica dietro le spalle.
E'
proprio questa la foto che più di ogni altra potrebbe seriamente
imbarazzare la nuova pattuglia dei 5 Stelle al Parlamento europeo.
Nonostante risalga alla fine degli anni '90 e Hallgren Bengtsson abbia
lasciato la formazione politica entrata per la prima volta nel
Parlamento svedese nel 2010, quella immagine racconta le origini non
troppo lontane dei Democratici svedesi, nati dalla fusione di
gruppuscoli neonazisti intolleranti nei confronti degli stranieri e
apertamente antisemiti. Uno di loro, Andres Klastrom, è stato condannato
per aver minacciato di morte un intellettuale di religione ebraica.
Altri sono poi finiti nelle cronache per aver fondato un'etichetta
discografica nazi-rock.
L'attuale leader Jimmie Akesson ha tentato
negli ultimi anni di ripulire l'immagine truce del partito, vietando
per esempio l'uso di uniformi ai simpatizzanti che accorrevano alle
riunioni travestiti da soldati nazisti. Un cambiamento anche di simbolo:
al posto della torcia, come logo Akesson ha scelto una rassicurante margherita blu.
Il quotidiano britannico The Guardian riporta che per entrare nel
gruppo Efd i due nuovi europarlamentari SD hanno dovuto scrivere una lettera a Farage per ripudiare l'ideologia nazista:
"Riconosciamo e impariamo dai nostri errori. E il peggiore è il fatto
che il partito non abbia preso le distanze dai giovani con posizioni
radicali e il look subculturale, e che questi fossero ammessi alle
nostre manifestazioni".
Tali mosse non hanno convinto le
organizzazioni per i diritti umani e antirazziste svedesi, che hanno
scritto un libro bianco sui Democratici svedesi per ricordare quali
siano le loro radici. Infatti, ancora nel 1996 Tina Hallgren Bengtsson e
il marito Jan Bengtsson sono stati fotografati mentre partecipavano a
un raduno del Fronte nazionalsocialista dove la donna è stata
fotografata con la bandiera nazista. Al tempo Akesson era già membro del
partito, e ancora nel 2009 - ricostruisce la stampa svesede - gli
aderenti cantavano una canzone che inneggia alla morte del premier assassinato Olof Palme.
Soltanto
nel 2012, scrive invece il Daily Telegraph, tre parlamentari dei
Democratici svedesi sono stati ripresi mentre urlavano a un comico di
origine curda "la Svezia è il nostro Paese, non il tuo". Mentre l'anno
scorso una esponente di spicco del partito è stata costretta alle
dimissioni dopo aver scritto su Facebook che "i richiedenti asilo devono
morire di fame". La posizione anti-immigrati è comunque ribadita nello
statuto del partito, dove si auspica una riduzione del flusso dei
migranti verso la Svezia e "l'aiuto dei rifugiati a casa loro". I
Democratici svedesi prediligono "l'etica cristiana" e la famiglia
tradizionale. Per il resto, molti i punti di contatto con il Movimento 5
Stelle, a partire dall'antieuropeismo.
D'altronde proprio sul blog di Grillo viene respinta con forza l'accusa di allearsi con dei neonazisti.
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