Segreteria provinciale Prc Perugia: “Una sinistra autonoma e alternativa anche in Umbria”
La Segreteria Provinciale di Rifondazione comunista di Perugia si è riunita in data 25 luglio 2014 per dicutere dell'attuale fase politica.
Esprime un giudizio positivo sull’assemblea nazionale de L’Altra Europa del 19 luglio: la lotta al neoliberismo su dimensione continentale e nazionale, azioni radicali e concrete contro l’austerità, per la democrazia, i diritti, il lavoro e la pace sono i contenuti del processo unitario della sinistra italiana che devono e possono vivere nel sociale a partire dai territori. In questo senso aderiamo al programma di iniziative contro le politiche dell’unione Europea e del governo Renzi, un programma di mobilitazioni per l’autunno che troverà la sua conclusione in una manifestazione nazionale da tenersi a Roma il 22 novembre contro le politiche di austerità legata alla campagna nazionale e internazionale contro il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (Ttip).
Per quanto riguarda il lavoro sul territorio, i circoli saranno impegnati a contribuire alla definizione del soggetto unitario della sinistra partendo da un presupposto: sono le alleanze sociali a definire il posizionamento politico, non viceversa. L’Umbria subisce sempre più e giorno dopo giorno le ricadute pesanti delle politiche di Renzi e delle larghe intese, una regione drammaticamente colpita dalla disoccupazione, dalla recessione, dalla chiusura di aziende e dall’allargamento delle povertà. Le risposte in campo sono insufficienti. C’è bisogno di sinistra, c’è richiesta di sinistra, una sinistra politica e sociale, nè residuale, nè subalterna e capace di avanzare un proprio progetto autonomo di governo dei processi reali. In questo senso, pur considerando importante una discussione sulla legge elettorale regionale, riteniamo che occorra lavorare in maniera coerente rispetto al processo politico nazionale rafforzando e allargando i comitati locali de L'Altra Europa, mettendo al centro i contenuti e provando a determinare il rinnovamento e una discontinuità rispetto alle più recenti esperienze, favorendo appunto la nascita di una sinistra collocata fuori dagli schemi tradizionali, una sinistra autonoma e alternativa. In questo senso siamo impegnati nella raccolta firme per i quattro quesiti del referendum contro il fiscal compact e stiamo presentando ordini del giorno nei Comuni per l'immediato cessate il fuoco a Gaza e contro il Piano Casa di Renzi.
Continueremo ad aderire alle mobilitazioni sulla crisi in Medio Oriente e chiediamo al governo regionale di intervenire subito sul governo nazionale, dissociandosi dal voto all’Onu e chiedendo allo stesso governo nazionale un’espressione chiara per l’immediato cessate il fuoco.
Condanniamo fermamente la legge elettorale voluta dal governo Ucraino che mette al bando il Partito Comunista Ucraino, forza parlamentare di opposizione che ha oltre il 13% dei voti e che è stata vittima in questi mesi di intimidazioni, attacchi ai suoi dirigenti e sedi, minacce fisiche e attentati. Esprimiamo la piena solidarietà al PC ucraino. Ci associamo alla richiesta del gruppo del Gue-Ngl di intervento da parte del Parlamento Europeo e delle istituzioni dell’Ue contro questo sopruso.
La Segreteria Provinciale di Rifondazione comunista di Perugia si è riunita in data 25 luglio 2014 per dicutere dell'attuale fase politica.
Esprime un giudizio positivo sull’assemblea nazionale de L’Altra Europa del 19 luglio: la lotta al neoliberismo su dimensione continentale e nazionale, azioni radicali e concrete contro l’austerità, per la democrazia, i diritti, il lavoro e la pace sono i contenuti del processo unitario della sinistra italiana che devono e possono vivere nel sociale a partire dai territori. In questo senso aderiamo al programma di iniziative contro le politiche dell’unione Europea e del governo Renzi, un programma di mobilitazioni per l’autunno che troverà la sua conclusione in una manifestazione nazionale da tenersi a Roma il 22 novembre contro le politiche di austerità legata alla campagna nazionale e internazionale contro il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (Ttip).
Per quanto riguarda il lavoro sul territorio, i circoli saranno impegnati a contribuire alla definizione del soggetto unitario della sinistra partendo da un presupposto: sono le alleanze sociali a definire il posizionamento politico, non viceversa. L’Umbria subisce sempre più e giorno dopo giorno le ricadute pesanti delle politiche di Renzi e delle larghe intese, una regione drammaticamente colpita dalla disoccupazione, dalla recessione, dalla chiusura di aziende e dall’allargamento delle povertà. Le risposte in campo sono insufficienti. C’è bisogno di sinistra, c’è richiesta di sinistra, una sinistra politica e sociale, nè residuale, nè subalterna e capace di avanzare un proprio progetto autonomo di governo dei processi reali. In questo senso, pur considerando importante una discussione sulla legge elettorale regionale, riteniamo che occorra lavorare in maniera coerente rispetto al processo politico nazionale rafforzando e allargando i comitati locali de L'Altra Europa, mettendo al centro i contenuti e provando a determinare il rinnovamento e una discontinuità rispetto alle più recenti esperienze, favorendo appunto la nascita di una sinistra collocata fuori dagli schemi tradizionali, una sinistra autonoma e alternativa. In questo senso siamo impegnati nella raccolta firme per i quattro quesiti del referendum contro il fiscal compact e stiamo presentando ordini del giorno nei Comuni per l'immediato cessate il fuoco a Gaza e contro il Piano Casa di Renzi.
Continueremo ad aderire alle mobilitazioni sulla crisi in Medio Oriente e chiediamo al governo regionale di intervenire subito sul governo nazionale, dissociandosi dal voto all’Onu e chiedendo allo stesso governo nazionale un’espressione chiara per l’immediato cessate il fuoco.
Condanniamo fermamente la legge elettorale voluta dal governo Ucraino che mette al bando il Partito Comunista Ucraino, forza parlamentare di opposizione che ha oltre il 13% dei voti e che è stata vittima in questi mesi di intimidazioni, attacchi ai suoi dirigenti e sedi, minacce fisiche e attentati. Esprimiamo la piena solidarietà al PC ucraino. Ci associamo alla richiesta del gruppo del Gue-Ngl di intervento da parte del Parlamento Europeo e delle istituzioni dell’Ue contro questo sopruso.
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