Un riferimento retorico alla libertà individuale, all'autonomia di
ciascuno, prodotta dal capitalismo per mascherare la sua negazione di
fatto.
di Lelio Demichelis, Sbilanciamoci.info
L'individuo, la sua idealizzazione quale soggetto sovrano titolare di diritti è il sogno e il segno della modernità, dell'Illuminismo, della Rivoluzione francese. Individuo; ma capace anche, perché individuo e cittadino, di essere in-comune con gli altri.
Ma se l'Illuminismo sognava la liberazione dell'uomo dalle oppressioni del passato in nome del kantiano sapere aude!,
il capitalismo moderno e industriale - pure basato sugli interessi
individuali e sulla loro libera o magica composizione - ne è la
drammatica negazione e il laissez-faire e le retoriche individualiste nascondono un dover fare e una pesantissima mano, cioè produrre, consumare e soprattutto integrarsi nell'organizzazione di mercato, diventando tutti capitalisti (il sogno, oggi realizzato del neoliberismo; l'incubo, per gli altri).
Il «soggetto di diritti» dell'Illuminismo è morto soffocato nella
culla perché sopraffatto dal «soggetto economico», a sua volta presto
declassato a «oggetto economico» (lavoratore, merce, imprenditore, nodo
della rete). Sempre negando a ciascuno di poter essere soggetto in sé e per sé, ma imponendogli di essere oggetto utile e funzionale al sistema.
Mentre il sovrano assoluto abbattuto dalla Rivoluzione rinasceva sotto forma di mercato, ridefinendosi però abilmente come «legge naturale» e quindi immodificabile, cioè come verità da non contraddire. E dalla fabbrica di spilli di Adam Smith alla rete di oggi sempre si replica, nella modernità un doppio movimento: individualizzazione da un lato; e poi (come scriveva Foucault) totalizzazione, cioè ricomposizione delle parti, prima separate, nel tutto dell'apparato.
Un sistema tecnico ed economico insieme che per il proprio
migliore funzionamento individualizza, isola, separa, rinchiude;
de-struttura la società (e la democrazia); liquefa le vecchie classi
antagoniste e ora pure il «suo» ceto medio; porta a niente valori e
socialità esaltando un individuo e una individualità che sono pure
finzioni, utili però a far agire al meglio la totalizzazione del
mercato.
Tutto si de-struttura, ma non il sistema, che anzi (proprio perché
sistema artificiale, quindi non naturale) struttura, integra, lega
insieme, concatena e oggi mette in rete tutti e ciascuno. Grazie a
una infinità di poteri e saperi di integrazione e di connessione.
Nessun: conosci te stesso. Ma sii imprenditore di te stesso. E allora:
questo individuo, questo mito della modernità è in realtà una grande
illusione o meglio una Grande Allusione: un'allusione retorica
(ideologica) alla libertà individuale, alla soggettività, all'autonomia
di ciascuno, prodotta dal capitalismo per mascherare la sua negazione di
fatto.
Fino alla rete, al dover essere singolarmente connessi, e alla stessa retorica della rete,
che in sé sarebbe non solo democratica ma soprattutto libera. E la
pubblicità e il marketing: forme di propaganda del mercato (come diceva
Anders) ma che agiscono singolarmente su ciascun individuo, tanto che ormai mettiamo in vetrina anche noi stessi come oggetti economici in competizione con altri individui-merce, perché il nostro capitale umano aumenta se sappiamo esporci per venderci (individualmente) nel modo migliore.
E mentre consumiamo individualmente prodotti tutti uguali credendo che siano fatti solo per noi,
in realtà entriamo sempre più (ancora il doppio movimento) in una
brand-community, e il marketing si fa sempre più emozionale e
relazionale per far crescere la nostra identificazione con il sistema e
divenire meglio funzionali alla sua riproducibilità. Con il sistema che
offre pure una compensazione emotiva (la community, il social)
all'isolamento che esso stesso produce. E i mass-media. Di massa, ma sempre più individualizzati.
Una vecchia storia, perché dalla radio alla tv lo spettatore è sempre
isolato e chiuso in casa - e il mondo vi entra solo riprodotto e
rappresentato - invece di essere lui il soggetto che esce a conoscere il
mondo (e se stesso). Meccanismo che oggi si replica appunto in rete,
dove la casa è il personal computer o lo smartphone individuale. Mentre anche i blog sono solo la somma di molte individualità ma isolate.
Se l'Illuminismo sognava un individuo capace di uscire dal girello per
bambini in cui il potere lo teneva stretto impedendogli di camminare
sulle proprie gambe, oggi in realtà c'è qualcosa (la rete, un social
network, i mercati, la pubblicità personalizzata) che pensa per noi e si
erge a nostro nuovo tutore. Ma individualmente, per noi. La Grande Allusione continua.
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