Grillo tra Draghi e Monti
«Se
l'Italia è senza governo ha però un Parlamento che può già operare per
cambiare il Paese. Non è necessario un governo per una nuova legge
elettorale o per avviare misure urgenti per le pmi o per i tagli delle
Province. Il Parlamento le può discutere e approvare se solo volesse sin
da domani». Queste parole che ha scritto oggi Grillo nel suo Blog
andrebbero prese e messe vicino all'intervista di Mario Draghi di
qualche settimana fa nella quale il presidente della BCE diceva di non
essere preoccupato per l'esito delle elezioni in Italia perchè tanto
c'era il pilota automatico. Il pilota automatico di cui parlava Draghi
altro non era che il Fiscal Compact, ovvero il patto fiscale che obbliga
questo paese a finanziarie durissime senza badare al colore dei governi
che verranno. Se a questo si aggiunge che quanto proposto da Grillo ha
come conseguenza diretta la prosecuzione del Governo Monti dimissionario
il gioco è fatto. Banche e classi dominanti applaudiranno fino a
spellarsi le mani per vedere concretizzata una proposta del genere.
Primo perchè Monti continuerà cosi a sedere nei tavoli europei dove
s'impostano le linee di fondo delle politiche di austerity senza che
nessuno possa sfiduciarlo dato che è dimissionario, secondo perchè la
legge sulla stabilità ( il pilota automatico di Draghi ) verrà attuata
per via ordinaria dall'attuale governo continuando così il macello
sociale senza che nessuno possa intervenire nell'immediato. Da segnalare
inoltre,come nello scritto di Grillo manchi completamente ancora una
volta la messa in discussione dei trattati internazionali che sono i
veri nodi che dovrebbero essere inseriti nel dibattito in queste ore. Se
questi sono quelli che ci dovrebbero portare fuori dalla crisi allora
stiamo freschi.
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