Se a qualcuno sembra che ci sia in questo una
"logica di mercato", è ora di cambiare pusher... Le immatricolazioni
auto in Italia calano del 10%, le vendite Fiat del 15%, ma lo stipendio
del "Sergio" quasi raddoppia.
Il quadro numerico è incontestabile. Le vendite di Fiat continuano a calare, e si potrebbe pensare che sia tutta colpa della crisi. Le immatricolazioni sono in effetti in calo da quasi due anni, sempre più giù; e sono ormai lontani i tempi ante.crisi, quando sembrava che l'uomo venuto dal Canada avesse rivitalizzato un'industria sull'orlo del fallimento e per cui in molti richiedevano ormai la "nazionalizzazione".
Il risultato del mercato italiano pesa indubbiamente molto "sul risultato di Fiat Group Automobiles in Europa" spiega il Lingotto; anche perché soltanto in Italia Fiat continua a controllare una fetta di mercato a due cifre. Al contrario di Chrysler, che si è ripresa dalla chiusura grazie a nuovi modelli, tecnologia italiana e prestititi statali Usa. Nostante questo andamento divergente, il gruppo ha chiuso il 2012 con un passivo di un miliardo, mentre la stessa cifra - l'anno preecdedente - era stata in positivo.
Insomma, un mezzo disastro. Ma questo risultato, che ha riempito gli stabilimenti Fiat di cassintegrati senza molte prospettive di rientro - non ha infliuito minimamente sulla retribuzione dell'amministratore delegato. Sergio Marchionne nel 2012 ha incassato 7,4 milioni di euro invece dei 5 milioni del 2011 (+47,7%).
Il bello è che tutto questo aumento non è dovuto alla "paga base", ma addirittura ai "premi"! Tra Fiat Spa e Fiat Industrial (il ramo camion e macchine da lavoro, dopo lo "scorporo"), Marchionne ha ricevuto 3,787 milioni di bonus, con un aumento del 47,74% sul 2011. Che già aveva visto un incremento favoloso rispetto all'anno precedente: +42%).
Non finisce qui. Nel computo, difficile da fare perché i balori di borsa del Lingotto sono alquanto ballerini, devono entrare anche 4 milioni di azioni Fiat e 4 milioni di azioni Fiat Industrial, a inizio 2012.
La ipergenerosa - con lui - assemblea degli azionisti ha peraltro approvato un "piano di incentivazione" disegnato apposta sull'a.d.: nel triennio 2013-2015 potrebbe arrivare a riceevre altri 7 milioni di azioni Fiat e 2,1 milioni Fiat Industrial.
Marchionne è dunque uno dei manager più pagati sul mercato dell'auto, ma non certo quello "vincente". Martin Winterkorn, ha percepito nel 2012 "solo" 14,5 milioni contro i 17 dell'anno precedente. E' stato lui stesso a chiedere al cda di Wolfsburg di ridurre il suo stipendio totale: "Con i risultati che abbiamo raggiunto (molto buoni, peraltro, ndr) quest'anno avrei superato i 20 milioni e la gente non avrebbe capito".
'Sti tedeschi hanno tutte le fortune...
Il quadro numerico è incontestabile. Le vendite di Fiat continuano a calare, e si potrebbe pensare che sia tutta colpa della crisi. Le immatricolazioni sono in effetti in calo da quasi due anni, sempre più giù; e sono ormai lontani i tempi ante.crisi, quando sembrava che l'uomo venuto dal Canada avesse rivitalizzato un'industria sull'orlo del fallimento e per cui in molti richiedevano ormai la "nazionalizzazione".
Il risultato del mercato italiano pesa indubbiamente molto "sul risultato di Fiat Group Automobiles in Europa" spiega il Lingotto; anche perché soltanto in Italia Fiat continua a controllare una fetta di mercato a due cifre. Al contrario di Chrysler, che si è ripresa dalla chiusura grazie a nuovi modelli, tecnologia italiana e prestititi statali Usa. Nostante questo andamento divergente, il gruppo ha chiuso il 2012 con un passivo di un miliardo, mentre la stessa cifra - l'anno preecdedente - era stata in positivo.
Insomma, un mezzo disastro. Ma questo risultato, che ha riempito gli stabilimenti Fiat di cassintegrati senza molte prospettive di rientro - non ha infliuito minimamente sulla retribuzione dell'amministratore delegato. Sergio Marchionne nel 2012 ha incassato 7,4 milioni di euro invece dei 5 milioni del 2011 (+47,7%).
Il bello è che tutto questo aumento non è dovuto alla "paga base", ma addirittura ai "premi"! Tra Fiat Spa e Fiat Industrial (il ramo camion e macchine da lavoro, dopo lo "scorporo"), Marchionne ha ricevuto 3,787 milioni di bonus, con un aumento del 47,74% sul 2011. Che già aveva visto un incremento favoloso rispetto all'anno precedente: +42%).
Non finisce qui. Nel computo, difficile da fare perché i balori di borsa del Lingotto sono alquanto ballerini, devono entrare anche 4 milioni di azioni Fiat e 4 milioni di azioni Fiat Industrial, a inizio 2012.
La ipergenerosa - con lui - assemblea degli azionisti ha peraltro approvato un "piano di incentivazione" disegnato apposta sull'a.d.: nel triennio 2013-2015 potrebbe arrivare a riceevre altri 7 milioni di azioni Fiat e 2,1 milioni Fiat Industrial.
Marchionne è dunque uno dei manager più pagati sul mercato dell'auto, ma non certo quello "vincente". Martin Winterkorn, ha percepito nel 2012 "solo" 14,5 milioni contro i 17 dell'anno precedente. E' stato lui stesso a chiedere al cda di Wolfsburg di ridurre il suo stipendio totale: "Con i risultati che abbiamo raggiunto (molto buoni, peraltro, ndr) quest'anno avrei superato i 20 milioni e la gente non avrebbe capito".
'Sti tedeschi hanno tutte le fortune...
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