NOI COMPAGNI DEL CIRCOLO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA DI SPELLO
Intendiamo entrare nel vivo della discussione post-elettorale con la presente relazione sintetizzata nei seguenti punti:
1 approviamo appieno la relazione della Direzione del segretario nazionale Paolo Ferrero (06/03/2013), perché riteniamo che essa contenga elementi fondamentali per ogni futura valutazione ed azione politiche;
2 troviamo esatta l’analisi riguardante il voto ottenuto da Grillo: in tutto il suo preciso ed articolato esame, per come si è realizzato e per ciò che rappresenta;
3 condividiamo assolutamente il fatto della validità di aver presentato una lista di Sinistra autonoma dal Centro Sinistra, soprattutto affrancata da ogni dipendenza dal PD; se anche in campagna elettorale questa posizione fosse stata più precisata e più fortemente resa antagonista: forse qualcosa sarebbe andata diversamente;
4 del tutto giusti sono i limiti indicati nella costruzione così “abborracciata” di Rivoluzione Civile e della presenza (noi definiamo equivoca e di convenienza) di alcuni altri partiti e loro rappresentanti;
5 ci preme qui focalizzare due cose:
A. la possibilità di un Congresso con la chiarezza di idee che esso nasca e lavori su garantite basi di unità del Partito, al solo fine di poter fare “un passo avanti” con ipotesi politiche forti; qualora invece il Congresso si presentasse e svolgesse come resa dei conti, scontro più o meno camuffato fra i gruppi o fazioni solitamente e ingannevolmente espresse con le “solite” mozioni “sottofirmate”, NOI ci opporremo e non parteciperemo ai lavori congressuali;
B. se la discussione politica, anziché produrre indicazioni e proposte, si incancrenisse (e questo lo temiamo fortemente!) sullo scarto fra quel 4% politico (extra coalizione) non conquistato, rispetto al 2% elettoralistico (intra coalizione simil Vendola) che avrebbe potuto farci trovare dentro magari accontentando qualche eleggibilità, oggi personalmente delusa, NOI saremo decisamente, fortemente DISOBBEDIENTI; convinti anche che questo piccolo ma “tutto nostro” 2,2% onorevolmente mantenuto, può rappresentare un onesto e rispettabile punto di ripresa e partenza;
6 sempre in merito alla relazione di Ferrero, apprezziamo in positivo le proposte di lavoro ivi contenute:
riprogettazione e coinvolgimento di tutta la Sinistra antiliberista, fra coloro che convintamente la condividono all’interno di Rivoluzione Civile; BASTA equivoci, tentennamenti, mani fese qui, pescaggi qua, occhiolini lì e inciuci là;
ripartire in primo luogo da Rifondazione Comunista che intanto deve innovare profondamente le modalità di funzionamento ed organizzazione (dicendo chiaramente dove, come e quando);
non chiudendoci in noi stessi, ma avendo il coraggio e l’onestà di gettar via incrostazioni e sedimentazioni, tanto da apparire credibilmente aperti ed accoglienti, liberi da condizionamenti di potere o di governabilità;
ma diventando motori coinvolgenti per la creazione di un soggetto sociale, culturale e politico più nuovo e ampio della sinistra anticapitalista, seguendo l’esempio del modello europeo.
Intendiamo entrare nel vivo della discussione post-elettorale con la presente relazione sintetizzata nei seguenti punti:
1 approviamo appieno la relazione della Direzione del segretario nazionale Paolo Ferrero (06/03/2013), perché riteniamo che essa contenga elementi fondamentali per ogni futura valutazione ed azione politiche;
2 troviamo esatta l’analisi riguardante il voto ottenuto da Grillo: in tutto il suo preciso ed articolato esame, per come si è realizzato e per ciò che rappresenta;
3 condividiamo assolutamente il fatto della validità di aver presentato una lista di Sinistra autonoma dal Centro Sinistra, soprattutto affrancata da ogni dipendenza dal PD; se anche in campagna elettorale questa posizione fosse stata più precisata e più fortemente resa antagonista: forse qualcosa sarebbe andata diversamente;
4 del tutto giusti sono i limiti indicati nella costruzione così “abborracciata” di Rivoluzione Civile e della presenza (noi definiamo equivoca e di convenienza) di alcuni altri partiti e loro rappresentanti;
5 ci preme qui focalizzare due cose:
A. la possibilità di un Congresso con la chiarezza di idee che esso nasca e lavori su garantite basi di unità del Partito, al solo fine di poter fare “un passo avanti” con ipotesi politiche forti; qualora invece il Congresso si presentasse e svolgesse come resa dei conti, scontro più o meno camuffato fra i gruppi o fazioni solitamente e ingannevolmente espresse con le “solite” mozioni “sottofirmate”, NOI ci opporremo e non parteciperemo ai lavori congressuali;
B. se la discussione politica, anziché produrre indicazioni e proposte, si incancrenisse (e questo lo temiamo fortemente!) sullo scarto fra quel 4% politico (extra coalizione) non conquistato, rispetto al 2% elettoralistico (intra coalizione simil Vendola) che avrebbe potuto farci trovare dentro magari accontentando qualche eleggibilità, oggi personalmente delusa, NOI saremo decisamente, fortemente DISOBBEDIENTI; convinti anche che questo piccolo ma “tutto nostro” 2,2% onorevolmente mantenuto, può rappresentare un onesto e rispettabile punto di ripresa e partenza;
6 sempre in merito alla relazione di Ferrero, apprezziamo in positivo le proposte di lavoro ivi contenute:
riprogettazione e coinvolgimento di tutta la Sinistra antiliberista, fra coloro che convintamente la condividono all’interno di Rivoluzione Civile; BASTA equivoci, tentennamenti, mani fese qui, pescaggi qua, occhiolini lì e inciuci là;
ripartire in primo luogo da Rifondazione Comunista che intanto deve innovare profondamente le modalità di funzionamento ed organizzazione (dicendo chiaramente dove, come e quando);
non chiudendoci in noi stessi, ma avendo il coraggio e l’onestà di gettar via incrostazioni e sedimentazioni, tanto da apparire credibilmente aperti ed accoglienti, liberi da condizionamenti di potere o di governabilità;
ma diventando motori coinvolgenti per la creazione di un soggetto sociale, culturale e politico più nuovo e ampio della sinistra anticapitalista, seguendo l’esempio del modello europeo.
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