sabato 30 marzo 2013

Gran ballo sul Titanic di Francesco Piobbichi, Controlacrisi.org




Re Giorgio Napolitano ha vinto per la seconda volta la sfida con Bersani - che resta congelato-  e commissaria nuovamente il PD. Il Presidente della Repubblica vinse per la prima volta circa 14 mesi fa, costruendo le premesse per il Governo Monti dopo la caduta di Berlusconi. Una mossa che evitò al Paese le elezioni che tutti avrebbero voluto e che consegnò l'Italia su un piatto d'argento ai poteri forti di Berlino. Dopo 14 mesi, passate le elezioni, siamo tornati ai nastri di partenza, il Paese però non è più lo stesso. Chi pensava di poter forzare la mano di Napolitano proponendo "Bersani o morte" si ritrova spiazziato. Dentro il PD del resto in molti si stanno leccando i baffi e non vedono l'ora di cucinare Bersani non appena questo verrà tirato fuori dal congelatore. 'Repubblica.it' in queste ore già mette Renzi come unico avversario possibile per battere Berlusconi che è dato in crescita e sopra il centro sinistra. Intanto il segretario del PD, mentre sono in corso le consultazioni, se n'è andato da Roma, e se questo non è un segno di resa poco ci manca. La fronda che si sta rafforzando nel PD intanto vede di buon occhio la proposta politica di un "Governo delle larghe intese" che proprio oggi Berlusconi ha rilanciato a Napolitano. Sel non ci starebbe, ma il suo giudizio è del tutto ininfluente. Il PDL intanto sembra aver ripreso il pallino in mano, loro vorrebbero un Governo politico, anche per mettere in difficoltà il PD, altrimenti subito al voto. Un bluff perchè ben sanno che il voto subito non ci sarà, almeno nel breve periodo, dato che Re Giorgio non può sciogliere le Camere. Ciò vuol dire che per almeno qualche mese, se le cose rimnagono così, avremo il pilota automatico di Draghi. Responsabilità quindi e continuità, ma verso Berlino che aspetta di affondare il colpo se qualcuno sgarra. Moody's intanto molto probabilmente proprio oggi degraderà il nostro debito sovrano e darà maggior forza al partitone della salvezza nazionale. Finite le vacanze pasquali  probabilmente lo spread inizierà a saltellare verso l'alto. E Grillo? Il M5s proprio oggi fa sapere che scartato il nome di Bersani si può ragionare su un Governo a 5 stelle, ma nessuna fiducia ad un Governo "pseudo tecnico" o politico. Per il resto insulti ai giornalisti e proposte utili per aumentare il consenso poiché una p l'esatto contrario di quella precedente, ma cosa importa, tanto non si avrà modo di applicarle! Lo Tsunami Grillino ha rotto il bipolarismo e messo in crisi la Governance,  ma ora  rischia di essere solo in campagna elettorale permanente senza modificare nulla. Certo, non si può dare a Grillo e al M5s colpe che non ha, non sono stati certo loro a mettere il Paese in queste condizioni. Altrettanto verò però è che in queste settimane hanno scelto di consegnare cinicamente l'Italia ad altri mesi di austerity senza provare a forzare la situazione rispetto ai trattati internazionali come il Fiscal Compact, un  tema questo completamente oscurato dal dibattito politico in parlamento. Senza far saltare questo patto il nostro paese è condannato alla miseria, ed è bene che la parte più attenta del M5s cominci a balbettare qualcosa al riguardo. Con il 25% dei consensi il M5s avrebbe potuto fare molto di più, proporre ad esempio un Governo di scopo che assumesse questo elemento come punto centrale per uscire dalla crisi. Non averlo fatto è un grave errore.  Ora tutto torna come prima, centrato in pieno l'iceberg della crisi  l'orchestra del Titanic Italia continua a suonare il walzer, ed in parlamento si balla come se nulla stesse accadendo.

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