sabato 30 marzo 2013

Brividi da M5S, movimento che può fare a meno della dialettica sociale di Franco Calistri, Umbrialeft


Fanno venire i brividi alcune affermazioni rese dalla capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, Roberta Lombardi, quando nel corso dell'incontro con Pierluigi Bersani, sottolineava che loro, il Movimento 5 Stelle, non hanno bisogno di incontrare le parti sociali perché sono le parti sociali. Qui non siamo di fronte alla solita sparata alla Grillo maniera, che chiede la soppressione dei sindacati, CGIL prima di tutto, in quanto soggetti inutili (sia detto tra parentesi, non sarò stato molto attento, ma non ho mai sentito attacchi analoghi e di pari virulenza nei confronti di Confindustria), c'è un qualcosa di diverso, è l'idea di un movimento, di un soggetto politico che può tranquillamente fare a meno della dialettica sociale, che, come ci hanno insegnato i padri costituenti, è alla base della democrazia, della nostra democrazia, così come scritta nella Costituzione.
Insomma da quelle affermazioni, fatte non nel chiuso di una stanza, non rubate da un fuori onda ma rese nel mondo aperto del web, emerge un manifesto politico, un'idea (o meglio sarebbe parlare di ideologia) di forza politica totalizzante, che tutto riassume in se e che in forza di questa sua capacità totalizzante si candida a reggere e da sola le sorti del paese. Tutto ciò, un disegno di questo tipo ha un nome preciso, si chiama totalitarismo, altro che democrazia del web. E fa venire i brividi.
D'altro canto già altri commentatori sul web hanno messo in luce le inquietanti somiglianze tra i discorsi del leader 5 Stelle e quelli di esordio di dittatori del secolo scorso. Le affermazioni della Lombardi confermano e rafforzano sospetti ed inquietudini già affiorati. Allora va detto forte e chiaro: alla radice del pensiero politico di 5 Stelle vi è una visione della politica e del mondo totalitaria e nemica della democrazia e per questo il Movimento 5 Stelle va combattuto e battuto, sul terreno della politica, della buona politica, della difesa della democrazia e dei suoi istituti. Basta con i corteggiamenti e con il cercare accordi o intese; con forze politiche di tale natura ogni intesa, seppur parziale, è preclusa.
Si dirà che il Movimento 5 Stelle ha dato voce e corpo politico ad un malessere generalizzato e diffuso nel paese al quale le forze politiche da tempo presenti non sono state in grado di dare risposta, che nel Movimento 5 Stelle militano tanti cittadini onesti e per bene. E chi lo mette in dubbio, ma nella prima metà del secolo scorso, agli inizi, anche nazismo e fascismo diedero voce e corpo politico al malessere di vasti strati della popolazione colpiti dalla crisi del dopoguerra e venivano votati, fino a quando li fecero votare, da tante persone oneste e per bene. Poi si sono visti i risultati. Ma senza andare così indietro nel tempo basta vedere le vicende di diversi movimenti populisti affermatisi nei paesi dell'ex Est Europa, la loro genesi, le politiche portate avanti, le loro vittorie e, per fortuna, le loro sconfitte e, in alcuni casi, la loro uscita di scena.
Viene da ripensare alla famosa didascalia di un'acquaforte di Goya “Il sonno della ragione genera mostri”.

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