Governo, Civati: “Voterei no ma non voglio lasciare il Pd“. La vignetta per il manifesto.
Scrive Cecilia: -Non è stato possibile ma se fosse stato possibile io oggi all’incontro dei civatiani avrei detto questo: “RITA E LE ALTRE.”
“Rita è un’operaia. Non è particolarmente colta né politicizzata. Rita guida le sue compagne di lavoro in uno storico sciopero che porterà al riconoscimento della parità salariale per le donne. Rita deve convincere i delegati, tutti maschi, al congresso sindacale ad appoggiare le loro rivendicazioni. Gli operai maschi sono arrabbiati e stanno chiedendo alle donne di rientrare a lavoro perché la loro protesta ha portato la Ford a chiudere gli stabilimenti ricattando il governo con la minaccia della delocalizzazione e della perdita di centinaia di posti di lavoro, in fondo la parità salariale non sembra un diritto così imprescindibile di fronte ad tale una catastrofe. Rita prende la parola al congresso dicendo semplicemente che appoggiare la loro causa, combattere per questo diritto è giusto. Non è tattico, opportuno, strategico è solo GIUSTO. Da quando in Italia abbiamo smesso di fare le cose giuste a favore di quelle opportune? Da troppo. Ricominciamo da questa opportunità: non votiamo la fiducia a questo governo perché è GIUSTO per le motivazioni che tutti conosciamo bene ed anche perché a furia di scegliere il male minore ci stiamo scordando che ogni volta comunque scegliamo un male. Per il dopo, qualsiasi dopo ci aspetti (che ci buttino fuori, che usciamo noi ecc.), basterà tenersi stretti e non avere paura.”-
“Rita è un’operaia. Non è particolarmente colta né politicizzata. Rita guida le sue compagne di lavoro in uno storico sciopero che porterà al riconoscimento della parità salariale per le donne. Rita deve convincere i delegati, tutti maschi, al congresso sindacale ad appoggiare le loro rivendicazioni. Gli operai maschi sono arrabbiati e stanno chiedendo alle donne di rientrare a lavoro perché la loro protesta ha portato la Ford a chiudere gli stabilimenti ricattando il governo con la minaccia della delocalizzazione e della perdita di centinaia di posti di lavoro, in fondo la parità salariale non sembra un diritto così imprescindibile di fronte ad tale una catastrofe. Rita prende la parola al congresso dicendo semplicemente che appoggiare la loro causa, combattere per questo diritto è giusto. Non è tattico, opportuno, strategico è solo GIUSTO. Da quando in Italia abbiamo smesso di fare le cose giuste a favore di quelle opportune? Da troppo. Ricominciamo da questa opportunità: non votiamo la fiducia a questo governo perché è GIUSTO per le motivazioni che tutti conosciamo bene ed anche perché a furia di scegliere il male minore ci stiamo scordando che ogni volta comunque scegliamo un male. Per il dopo, qualsiasi dopo ci aspetti (che ci buttino fuori, che usciamo noi ecc.), basterà tenersi stretti e non avere paura.”-
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