PERUGIA - Il Consiglio regionale dell’Umbria, circa un mese fa, ha dato il via libera alla trasformazione della E45 in autostrada approvando a maggioranza il progetto governativo che prevede tale trasformazione.
Ritengo che questa opera sia inutile e dannosa, sia per il mio paese, anch’esso è interessato al passaggio dell’autostrada, che per l’intera regione.
L’Umbria è una regione con una forte vocazione culturale-turistica e l’attuale E45 è funzionale a questa tradizione. Una strada che collega il cuore verde d’Italia a sud con la Capitale e a nord con la Toscana ed Emilia Romagna con tempi veloci di percorrenza. Le varie città che attraversa sono facilmente raggiungibili ed invogliano il turista a fermarsi. A proposito sono convincenti i dati dell’ATP, l’azienda turistica regionale, che testimoniano come le presenze turistiche del territorio non siano crollate in un periodo di crisi economica come quella che stiamo vivendo, ma, nonostante il calo fisiologico, tendono ad essere stazionarie rispetto agli anni precedenti.
La nuova autostrada trasformerà la nostra regione in terra di passaggio, lontano, quindi, culturalmente e socialmente, dal “sistema Umbria”. Di fatto verrà aggredito il territori dai lavori di costruzione prima, dall’intensificarsi del traffico, pesante e leggero, poi, abbassando notevolmente la qualità della vita. Vedremo così annullarsi, sotto i nostri occhi, tradizioni popolari e culturali, che caratterizzano in positivo l’Umbria e i suoi comuni e che rappresentano eccellenze di vivibilità ed esempi per l’intera nazione. Il traffico locale in gran parte si riverserà nelle strade interne, con tutti i danni immaginabili, anche per evitare il pagamento del pedaggio
È l’Umbria democratica e civile che conosciamo che rischia di scomparire.
Non è, quindi, un’opportunità di progresso per i cittadini umbri, ma un esempio di malgoverno che non sa cogliere i veri bisogni, le vere necessità di un intero territorio e dei suoi abitanti.
Quale ricchezza, quindi, quale progresso economico. Non ne vedo, temo invece un pericoloso imbarbarimento dei nostri comuni.
Con questo non mi sto opponendo al progresso, ma credo che l’Umbria e Torgiano non abbiano bisogno di un doppione, ma di un aeroporto più efficiente, di collegamenti con la regione Marche, di strade secondarie più sicure ed efficienti.
Attilio Gambacorta
Consigliere Comunale di Torgiano.
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