Il
voto del Consiglio regionale sugli indirizzi strategici della
programmazione in materia di rifiuti nella nostra Regione rappresenta un
fatto politico enorme, che non può sfuggire né agli osservatori
politici più attenti, ne ai cittadini; in un colpo solo il Consiglio
regionale non solo ha delegato alla Giunta le decisioni sulla gestione
futura del ciclo dei rifiuti, piegandosi al mero “aggiornamento” di un
Piano Regionale fallito sotto tutti i punti di vista, ma ha anche
indicato nella produzione e nell’incenerimento del CSS la soluzione più
idonea per tale scopo.
Parimenti, viene smentito il percorso promosso da molte
amministrazioni comunali umbre, in particolare di Perugia, Terni, Città
di Castello, Spoleto, Narni, Corciano, Città della Pieve e San Giustino a
sostegno dell’adozione della strategia “Rifiuti Zero”, oggetto delle
aspettative di riconversione ecologica dell’economia della popolazione
regionale e delle organizzazioni che ha inteso darsi per affrontare le
molteplici criticità ambientali del “Cuore verde dell’Italia”.
Il voto di ieri, che ha visto il Partito Democratico ed il Partito
Socialista convergere per la seconda volta in meno di un mese con il
centrodestra su questioni dirimenti per il governo del territorio,
risponde ad un vecchio, sciagurato adagio, secondo cui il potere si
prende con la sinistra e si tiene con la destra. Siamo di fronte ad una
manifesta violazione della volontà popolare espressasi nel 2010
sull’identità politico-programmatica del governo regionale; una
violazione di cui chiediamo di render conto ai diretti responsabili,
impegnandoci al contempo all’apertura del confronto con le forze sociali
intenzionate a rilanciare la mobilitazione contro il CSS ed a sostegno
della strategia “Rifiuti Zero”.
Le convergenze parallele determinatesi sui rifiuti devono infatti
essere contrastate con tutte le forze che la popolazione della nostra
Regione ha dimostrato di saper esprimere nel corso degli anni; per
questo è indispensabile costruire in tempi rapidi un fronte ampio,
ambientalista e democratico, in opposizione a scelte devastanti per il
nostro territorio, con l’obiettivo di ridare la parola alla popolazione e
impedire il ricatto avanzato dalle lobbies dell’energia e
dell’incenerimento.
Ringraziamo i Consiglieri Regionali Stufara e Brutti per essersi
fatti interpreti di questa necessità nel governo dei rifiuti in Umbria e
per non aver piegato la testa ai diktat del PD e della Presidente
Marini. Oggi c’è bisogno di scegliere: produrre ed incenerire il CSS,
oppure fare il recupero ed il riuso con la strategia “Rifiuti Zero”. PD,
PSI e Giunta regionale, con il soccorso di un’opposizione
sfacciatamente consociativa, scelgono la via peggiore. Siano adesso gli
umbri a pronunciarsi sul merito, attraverso gli strumenti di
partecipazione previsti dalla legge.
Luciano Della Vecchia
Segretario Regionale PRC Umbria
Segretario Regionale PRC Umbria
Enrico Flamini
Segretario Federazione provinciale PRC Perugia
Segretario Federazione provinciale PRC Perugia
Lorenzo Carletti
Segretario Federazione provinciale PRC Terni
Segretario Federazione provinciale PRC Terni
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