Autore:
giustiniano rossi
Alexis Tsipras, 40 anni nel luglio prossimo,
dal 2008 presidente del Synapsimos (Coalizione della Sinistra, dei
Movimenti e dell’Ecologia), capo del gruppo parlamentare della SYRIZA
(Coalizione della Sinistra Radicale), che ha ottenuto il 16,78% dei voti
alle politiche del maggio 2012 (e il 26,89% alle politiche del mese
successivo), diventando il secondo partito nella Grecia governata dalla
Destra alleata al PASOK, e vice-presidente della Sinistra europea, ne è
il candidato alla presidenza della Commissione europea alle prossime
elezioni del mese del maggio prossimo.
Lunedi’ 3 febbraio, nell’immensa sala, strapiena, sotto la cupola
della sede centrale del PCF progettata da Oscar Niemeyer, in piazza
Colonel Fabien, a Parigi, Tsipras è stato presentato dal segretario del
PCF e presidente della Sinistra europea, Pierre Laurent. Erano presenti
anche gli ambasciatori a Parigi della Bolivia e del Venezuela. Poco
prima, nel corso della giornata, Tsipras aveva incontrato Jean-Luc
Mélenchon nella sede del Parti de Gauche, ed aveva dichiarato che « le
elezioni europee sono importanti per finirla con l’austerità e le
distruzioni sociali. La sola alternativa è a sinistra, la vera sinistra.
Non si trova in un’estrema destra populista, né nei socialisti che si
stanno trasformando in conservatori neoliberali, né nella destra che ci
ha portato all’attuale crisi. Il solo modo per uscire da questa crisi è
la lotta unita con tutti i valori della sinistra ».
Aprendo una campagna elettorale che lo porterà a Roma ed in altre
capitali europee nelle prossime settimane, Tsipras ha dichiarato che «
faremo insieme il viaggio della speranza e del cambiamento per cambiare
l’Europa ma anche per cambiare le nostre vite. Possiamo prendere la
Bastiglia del neoliberismo globale che è l’attuale Europa neoliberale. I
socialisti tradiscono il loro mandato e diventano « co-manager » del
consenso neoliberale con la Merkel ». Esiste un muro del denaro che il
neoliberismo ha costruito fra alcuni paesi del Nord Europa che si
arricchiscono a spese di paesi del Sud Europa, al limite della
sopravvivenza.
La nostra ricchezza, ha detto Tsipras, sono le lotte sociali. I
socialisti sono sempre meno socialisti e finiscono per gestire il
processo neo-liberale con la Merkel. « Dobbiamo domandare con forza ai
socialisti » ha proseguito « siete con l’Europa dei mercati e del
capitale o con l’Europa dei popoli ? » In Grecia si dice che non si puo’
stare contemporaneamente a bordo di due barche, come il candidato alla
presidenza della Commissione europea, Martin Schulz, perché si finisce
per cadere in acqua. Il progetto della Sinistra europea è di unificare
l’Europa che oggi il liberismo divide. E’ necessaria una conferenza
europea sul debito, come fu fatto dopo la II guerra mondiale, quando
alla Repubblica federale tedesca fu concessa una moratoria e il
dimezzamento del debito della Germania. Occorre un new deal europeo, per
uno sviluppo equilibrato del continente ed una trasformazione ecologica
della produzione in un quadro politico nuovo. Le politiche europee
dell’immigrazione devono essere cambiate. « Noi non voteremo », ha
affermato Tsipras, « per un’Europa che ammazza la gente! »
L’estrema destra populista rappresenta, secondo Tsipras “il più
grande dramma dell’Europa”, specialmente in Grecia, dove “Alba Dorata
pretende di essere una forza anti-sistema ma non è altro che il braccio
armato del sistema ». Disoccupazione e povertà inducono paura e
disperazione e facilitano l’estrema destra, forza di riserva del
neoliberismo, che le dirigono contro gli immigrati.
Il 25 maggio gli elettori potranno scegliere fra i gestori della
crisi come Hollande e Schulz ed i rappresentanti della Sinistra europea,
che si rivolgono ad un’area politica e sociale ampia, comprendente gli
stessi socialdemocratici. E’ importante votare, altrimenti altri lo
faranno. Rivolgendo un appello ai giovani lavoratori per ricostruire
un’Europa della democrazia e dei diritti sociali unendo la sinistra,
Tsipras ha affermato che Syriza sarà il nuovo governo greco e che anche
altrove in Europa le oligarchie al potere saranno cacciate. « Creeremo
la sorpresa », ha concluso, « perché le vostre lotte sono le nostre e le
nostre sono le vostre. »
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