di Andrea Scanzi
Aderisco con piacere e convinzione all'appello per supportare la nascita della Lista Civica Tsipras. Un politico che è odiato dalla finanza e che è stato addirittura in grado di rilanciare la sinistra radicale, non può non avere la mia stima. I poteri forti lo hanno definito il "nemico numero uno dell'Europa": ulteriore medaglia al valore. Alla coerenza. Alle idee.
E' affascinante l'idea che, grazie ad Alexis Tsipras e alla coalizione Syriza, la Grecia - prima vittima degli effetti nefasti della cosiddetta austerity - possa diventare alle prossime elezioni (2016?) il primo laboratorio alternativo ai dogmi di Fmi e Ue-Bce.
Non so se un tale progetto, che vanta in Italia firmatari oltremodo illustri, possa assurgere a nuovo manifesto di Ventotene. E neanche so se, una volta varata superando le non piccole difficoltà tecniche, la voterei. Ci sarà tempo per deciderlo e molto dipenderà dalle prossime mosse del Movimento 5 Stelle. (Va da sé che le uniche alternative, al momento, sono queste: Tsipras o M5S. All'ipotesi di votare Renzi preferisco una cena a lume di candela con Mary Star Gelmini, magari a dissertar di neutrini smarriti nel tunnel del Gran Sasso. E se un giorno voterò centrodestra, vi prego, abbattetemi. Anzi no, peggio: ditemi che sono come Pigi Battista).
So però che una lista civica Tsipras costituirebbe una ventata di democrazia autentica; so che c'è ancora bisogno di sinistra (vera: non le caricature pietose che abbiamo in Italia); e so che avere un'alternativa in più alle prossime Europee, per giunta così nobile, sarebbe una piccola gioia. Non poco, di questi tempi.
Aderisco con piacere e convinzione all'appello per supportare la nascita della Lista Civica Tsipras. Un politico che è odiato dalla finanza e che è stato addirittura in grado di rilanciare la sinistra radicale, non può non avere la mia stima. I poteri forti lo hanno definito il "nemico numero uno dell'Europa": ulteriore medaglia al valore. Alla coerenza. Alle idee.
E' affascinante l'idea che, grazie ad Alexis Tsipras e alla coalizione Syriza, la Grecia - prima vittima degli effetti nefasti della cosiddetta austerity - possa diventare alle prossime elezioni (2016?) il primo laboratorio alternativo ai dogmi di Fmi e Ue-Bce.
Non so se un tale progetto, che vanta in Italia firmatari oltremodo illustri, possa assurgere a nuovo manifesto di Ventotene. E neanche so se, una volta varata superando le non piccole difficoltà tecniche, la voterei. Ci sarà tempo per deciderlo e molto dipenderà dalle prossime mosse del Movimento 5 Stelle. (Va da sé che le uniche alternative, al momento, sono queste: Tsipras o M5S. All'ipotesi di votare Renzi preferisco una cena a lume di candela con Mary Star Gelmini, magari a dissertar di neutrini smarriti nel tunnel del Gran Sasso. E se un giorno voterò centrodestra, vi prego, abbattetemi. Anzi no, peggio: ditemi che sono come Pigi Battista).
So però che una lista civica Tsipras costituirebbe una ventata di democrazia autentica; so che c'è ancora bisogno di sinistra (vera: non le caricature pietose che abbiamo in Italia); e so che avere un'alternativa in più alle prossime Europee, per giunta così nobile, sarebbe una piccola gioia. Non poco, di questi tempi.
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