lunedì 18 febbraio 2013

Rivoluzione Civile viene censurata perchè fa paura a sfruttatori, speculatori e corrotti.


di Stefano Vinti, Umbrialeft.it PERUGIA - E’ bene che la maggior parte del corpo elettorale sia pienamente cosciente che, il momento politico per eccellenza della democrazia, il voto, avviene con regole truccate.
La partita politica elettorale è truccata da più fattori.
Il primo, è la congiuntura politica in cui si svolgono, infatti votare nel febbraio 2013, dopo un anno di governo Monti sostenuto da Pdl, Pd e Udc è molto differente che se si fosse votato al momento della caduta del Governo Berlusconi, a fine 2011.
Ci sarebbero state, allora, altre coalizioni, altre tematiche elettorali, forse saremmo scampati al “massacro sociale” del “governo dei tecnici”.
Ma il volere di questa Europa e del Presidente Napolitano, imposero il governo dell’”austerità”, dei sacrifici a senso unico, dei soldi alle banche, della recessione economica, della riduzione dei diritti sociali.
Il secondo fattore, è che siamo costretti a votare con una legge elettorale maggioritaria (porcata!), con un sistema che assegna il 55% dei seggi alla coalizione che prende un voto in più. Altro che legge truffa! Molto peggio. Una legge elettorale fondata su due sistemi elettorali diversi, uno per la Camera ed uno per il Senato, dovuti non solo al diverso corpo elettorale, ma studiata appositamente per dare risultati diversi.
Da qui la schifosa campagna per il “voto utile”. Utile a chi? A chi vuole perpetuare un sistema e una politica fondata sullo sfruttamento e sulla corruzione?
All’orizzonte c’è un governo Bersani-Monti che non può che continuare le politiche di austerità a senso unico, cioè far continuare a pagare la crisi a chi non l’ha prodotta: il mondo del lavoro, i pensionati, i giovani.
Un governo che continuerà a far convivere l’Italia con l’economia illegale: 150 miliardi annui di fatturato dell’economia criminale, 60 miliardi annui di costo della corruzione, 120 miliardi annui di evasione fiscale.
Questa roba qui, statene pur certi, non sarà intaccata.
Il terzo fattore, è il controllo dei mezzi di comunicazione e di informazione, che determinano la possibilità che una proposta politica ci sia o non ci sia, se una lista o una coalizione debba essere presente o scomparire, essere censurata o dargli il massimo di visibilità.
I grandi gruppi economici controllano la grande stampa e il sistema radio e televisivo e decidono loro, tutto, chi esiste e chi no. Sono in grado di manipolare, indirizzare, censurare, chi vogliono e chi non vogliono. In questo caso la discriminante è per chi si batte contro le politiche speculative dell’Europa e le politiche di austerità. Cioè Rivoluzione Civile.
Il sistema, il regime mediatico ha deciso che Rivoluzione Civile è il pericolo, l’avversario principale, e pertanto deve essere semplicemente cancellato dai Tg, dai Talk show.
L’esempio classico è l’informazione di domenica 17 e di lunedì 18.
Ingroia a Perugia e Terni, Marsciano e Foligno, domenica 17 fa il pienone, la Sala dei Notari piena come un uovo così come la sala dell’Hotel Michelangelo. Non c’è stato un solo Tg nazionale che abbia riportato una dichiarazione di Antonio Ingroia.
Ma consiglio di dare un’occhiata alle pagine dei grandi giornali umbri: il Messaggero, la Nazione, il Corriere dell’Umbria e il Giornale dell’Umbria di oggi. Non c’è una foto che dia il senso della grande partecipazione popolare alle iniziative di Rivoluzione Civile, contrariamente ai servizi riservati all’assurdo Brunetta (sì, quello che pretende il premio Nobel per l’economia), con foto che fanno apparire alcune decine di persone partecipanti all’incontro di Bastia una marea umana.
Ma fatemi il piacere! E poi si lamentano del calo delle copie vendute ed il crollo di credibilità.
E questa settimana sarà terribile, Rivoluzione Civile e Antonio Ingroia saranno totalmente oscurati, il “voto utile” tornerà ad imperversare e ad essere imposto a milioni di “analfabeti politici”, ignari di essere vittime di un gioco che si svolge contro i propri interessi, ridotti a mera massa di manovra al servizio della casta impunita, degli sfruttatori e dei corrotti.
Pure il voto di protesta senza proposta, il “tutti uguali” e il “tutti ladri” farà furore.
Non ci dobbiamo arrendere, dobbiamo moltiplicare le forze e gli sforzi, parlare e convincere i giovani, i lavoratori, i pensionati, gli artigiani, i commercianti, che il cambiamento è necessario ed urgente, che l’unico voto utile è per Rivoluzione Civile, che il loro voto è un voto per la democrazia. Quella Vera!

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