domenica 10 febbraio 2013

La campagna del “voto utile” è una truffa di Claudio Grassi


La campagna del “voto utile” è una truffa


di Claudio Grassi -
La campagna del “voto utile” è una truffa. Non solo le grandi coalizioni possono disporre – con questa legge elettorale di premi di maggioranza abnormi. Non solo i partiti minori che stanno nelle coalizioni hanno un trattamento privilegiato scandaloso, rispetto i partiti che si presentano fuori dalle coalizioni (per esempio una lista che entra in una coalizione e prende 1.9% elegge 20 parlamentari, una lista che sta fuori dalle coalizioni e prende il 3.8% elegge 0 parlamentari). Ma – se ci fate caso – il Pd rovescia l’accusa di “voto inutile” solo su Rivoluzione Civile. Come mai invece questo non avviene nei confronti di Monti? Eppure il professore della Bocconi in Lombardia alle regionali ha candidato a Presidente Albertini, i cui voti favoriscono la vittoria di Maroni. E la vittoria del segretario della Lega in Lombardia consegnerebbe le tre principali regioni del Nord a questo partito! Un fatto politico rilevantissimo! La spiegazione di questa differenza di trattamento risiede nel fatto che il Pd non vuole litigare con Monti perché – al di là di quel che dice Vendola – ha già concordato un accordo di Governo con lui per il dopo elezioni. La coalizione di centrosinistra vuole invece evitare a tutti costi una presenza in Parlamento di una forza critica come Rivoluzione Civile poiché si proporrebbe in alternativa a tutto questo. La truffa sul “voto utile” è tutta qui: non vogliono “rompiscatole” alla loro sinistra! Non ci riusciranno, dovranno farsene una ragione.

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