martedì 4 febbraio 2014

E Forza Italicum di Francesca Fornario, Il Manifesto

Matteo Renzi
Rilan­ciare il Governo? Andare a Ele­zioni? Per Renzi non si può far nulla fino a quando non si approva la legge elet­to­rale. Non c’è fretta, ora che Letta ha rilan­ciato l’occupazione indu­cendo alle dimis­sioni Mastra­pa­squa. È venuto fuori che Mr. Ven­ti­cin­que inca­ri­chi aveva fal­si­fi­cato gli esami all’università. Mi pareva strano che un lau­reato tro­vasse tutti quei posti di lavoro. Il super­ma­na­ger si è dimesso dopo un lungo discorso: «Mi dimetto, mi dimetto, mi dimetto, mi dimetto, mi dim…», con­for­tato dal fatto che sua moglie con­serva tutti e venti gli inca­ri­chi che pure lei ha accu­mu­lato (poi dice che in Ita­lia non c’è la parità di genere).
Non c’è fretta. Pos­siamo aspet­tare, men­tre Elec­tro­lux minac­cia di spo­stare la pro­du­zione in Polo­nia come Mar­chionne, che men­tre noi si aspetta l’Italicum spo­sta la sede in Olanda e il domi­ci­lio fiscale a Lon­dra dopo aver tra­sfe­rito la pro­du­zione della mag­gior parte dei modelli all’estero assi­cu­rando che «Una parte delle Fiat restano in Ita­lia» (quelle che non par­tono). Pos­siamo aspet­tare men­tre Obama aggan­cia il sala­rio dei dipen­denti fede­rali all’inflazione e noi aggan­ciamo il sala­rio degli ope­rai alle offerte del discount (paghi 2 prendi 3). Pos­siamo aspet­tare men­tre Ber­lu­sconi tira fuori dal cilin­dro mini­stri maroc­chini che atte­stano che Ruby era mag­gio­renne («Ho le prove! Nes­suno ha cam­biato il suo anno di nascita sul regi­stro dell’anagrafe!». Hanno solo aggiunto A.C.), aspet­tare men­tre Ber­lu­sconi sug­ge­ri­sce di uscire dalla crisi con un truc­chetto con­ta­bile: con­si­de­rare il som­merso ai fini del Pil («Ma l’Eurostat già cal­cola nel Pil 17 punti per­cen­tuali di som­merso» gli fa notare Fried­man che lo inter­vi­sta sul Cor­riere. E Ber­lu­sconi: «Solo 17? Sono molti di più!». Glielo ha detto il suo commercialista).
Pos­siamo aspet­tare men­tre il Governo regala soldi alle ban­che per man­te­nere le pro­messe elet­to­rali (quelle di Ber­lu­sconi, all’opposizione del Governo che man­tiene le sue pro­messe); aspet­tare men­tre i sobri depu­tati di Scelta Civica mol­lano sberle a loro insa­puta (il video di Dam­bruoso che mena la Cin­que­stelle Lupo è così virale che nel pros­simo video Fabri Fibra indos­serà il loden). Pos­siamo aspet­tare men­tre i depu­tati gril­lini repli­cano dando delle pom­pi­nare alle depu­tate del Pd (è il loro modo di riba­dire che per loro non c’è dif­fe­renza tra destra e sini­stra). Pos­siamo aspet­tare men­tre la pre­si­dente della camera ricorre alla ghi­gliot­tina per far votare il decreto Imu-Bankitalia e rime­diare ai pasticci del Governo, che ha messo insieme due cose che non c’entravano nulla l’una con l’altra: cen­tro­de­stra e centrosinistra.
Pos­siamo aspet­tare per­ché la prio­rità è appro­vare l’Italicum. In virtù del quale, dicono i son­daggi, Ber­lu­sconi può vin­cere al primo turno, ricom­pat­tando il cen­tro­de­stra. Casini com­preso, pronto a rien­trare alla base spac­cando quel che resta del cen­tro (non punta a vin­cere le ele­zioni: punta a vin­cere il Nobel per la fisica ato­mica). Sì, lo stesso Casini blan­dito da Ber­sani in cam­pa­gna elet­to­rale; tirato in ballo dalla carta d’intenti della defunta Coa­li­zione Bene Comune che favo­leg­giava di «un accordo di legi­sla­tura con le forze del cen­tro demo­cra­tico» poi diven­tato «cen­tro libe­rale» così che Ven­dola potesse dire che il rife­ri­mento era a Di Pie­tro: il cele­bre Cen­tro Libe­rale di Fer­rero e Dili­berto. Non mi sor­prende Casini (padre amo­re­vole, ogni sera rac­conta alle figlie una fiaba: «C’era una gira­volta…»), mi sor­prende che il segre­ta­rio del Pd bloc­chi il paese per dare prio­rità a una legge elet­to­rale che con­viene a Ber­lu­sconi. Cioè, io avevo capito che biso­gnava Cam­biare Verso, ma mica all’inno di Forza Ita­lia. E Forza Ita­li­cum, che siamo tantissimi…

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