Ci sono domande insistenti, ostinate e ossessive che mi faccio da tempo, senza ottenere o riuscire a darmi risposta.
Per esempio.
Se è vero che il Movimento Cinque Stelle si definisce una “rete di
cittadini”, e ha come principio fondante il rifiuto del principio di
rappresentanza e la democrazia diretta, allora perché il Movimento
stesso è costruito attorno ad uno strettissimo principio di
rappresentanza/dirigenza attribuito al suo leader?
Se è vero che uno vale uno, perché le decisioni che prende l’”uno”
Beppe Grillo non vengono messe ogni volta al vaglio di tutti gli altri
“uno”?
Se è vero che stanno per entrare in Parlamento “cittadini eletti dai
cittadini”, senza leader e mediazioni, perché i deputati e i senatori
varcheranno tra qualche giorno quella soglia attraverso un sentiero
strettissimo e già tracciato per loro dai capi politici?
Se è vero che il referendum propositivo, ulteriore principio basilare
del Movimento, viene immaginato per qualsiasi cosa, compresa l’uscita
dall’euro, allora perché non viene chiesto ora agli elettori/cittadini
cosa pensano della strategia della non-fiducia?
Se è vero che tutto deve essere pubblico, chiaro, trasparente,
compresi i lavori nelle aule parlamentari, comunali e regionali, allora
perché non c’è una webcam sempre accesa che segue Casaleggio e Grillo
durante le loro riunioni politiche?
Se è vero che il Movimento Cinque Stelle non è un partito, anzi vuole
la scomparsa dei partiti, perché ha una disciplina di partito identica –
se non più ferrea – a quella di tutti gli altri partiti?
Se è vero che questa forma di democrazia è morta e va sostituita con
un altro sistema di democrazia, dove si trova sul sito di Beppe Grillo
uno schema esaustivo, dettagliato e tecnico su come sarà (e soprattutto
su come funzionerà) questa nuova democrazia?
Se è vero che la democrazia diretta attraverso la rete è il fine
ultimo di Grillo e Casaleggio, dov’è che si puo’ trovare un prospetto
chiaro di come essa funzionerà tecnicamente, con quali meccanismi, quali
poteri di controllo, quali bilanciamenti, quali istituzioni, quali
soggetti pubblici di riferimento?.
Erano solo alcuni esempi.
Come avete letto, nessun insulto e nessuna faccia da culo. Solo
qualche dubbio, che da cittadino sottopongo al Movimento che dice di
voler riportare i cittadini al centro delle decisioni.
A queste domande si puo’ rispondere con un virile e tranchant sarete spazzati via tutti. Oppure provare a dare qualche risposta seria e magari aprire una discussione.
Magari qualche sostenitore o elettore a Cinque Stelle è interessato a
farla, questa discussione. Altrimenti bisognerà pensare che la libera
discussione tra i cittadini, dove uno vale uno, è un valore
solo quando si sta dentro i paletti prefissati da Beppe Grillo. Se
invece si sta fuori quei paletti (stabiliti da lui e solo da lui),
allora uno non vale più uno. Non vale niente.
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