Si fa sempre più forte
in me la sensazione d'un grottesco minuetto, dì un balletto in cui il
popolo è l'oggetto del contendere, la vittima di una orrenda
manipolazione.
Da una parte un potere elitario e crudele che ha “corrotto e comperato” la
classe politica europea e nazionale, per ovvia conseguenza, sino ai
risvolti più vergognosi, senza alcun riguardo per le bandiere ed i
colori delle divise.
Dall'altra il blaterio e
l'urlo di una opposizione pochissimo chiara, composita, indeterminata,
interclassista, confusa e torbida, che fa dell'urlo e dell'insulto il
suo linguaggio, che privilegia l'apparenza alla sostanza.
Entrambe le fazioni non
sono composte da ignoranti schiavi delle proprie pulsioni, entrambe anzi
affidate ad esperti della comunicazione, della manipolazione mediatica …
entrambe ampiamente “organizzate” in senso comunicativo...ed allora ci si chiede perché la ricorrenza di “equivoci, fraintendimenti, di un uso strumentale e finalizzato”.
Un Balletto, persino un
poco macabro, che si muove, però, solo sulla superficie, che distrae
parlando anche con toni ieratici e vagamente profetici solo della buccia
di ogni questione in gioco, sino a ridurre ogni cosa ad sterile inutile
scontro, ottimo per l'apparenza ma inutile per il cambiamento, ben
farcito di insulti e di “dichiarazioni di principio”.
Da una parte e
dall'altra però la finalità mi appare la medesima … distrarre, sviare,
procrastinare la ribellione possibile, ipnotizzare.
In questa chiave possono essere letti gli eccessi, tutto sommato inutili, del guru assoluto dell'antipolitica Made in Italy
da una parte e quelli di una classe politica senza alcuna morale
dall'altra... quasi a illudere che il problema sia l'onestà e non gli
interessi in gioco. In un batti e ribatti che appare ogni giorno di più
programmato solo per rinviare e guadagnare tempo all'affermazioone del
nuovo ordine.
- L'etica privata della morale e della spiritualità, fine a se stessa.
- Il Pragmatismo elevato ad unico linguaggio.
- L'annuncio mediatico che diviene metodo.
- Il racconto del punto di vista elevato a verità oggettiva.
- L'abuso dei media rispetto all'esperienza diretta.
- La partecipazione esaltata ed esorcizzata nel medesimo gesto.
Ed in mezzo l'oggetto
del contendere … quel consenso popolare che si trasforma non in
partecipazione attiva e critica, ma in santificazione del potere,
certificazione del diritto al comando. Il televoto portato ad essere
proposta di democrazia diretta.
Mentre del lavoro, dell'evasione fiscale, delle povertà dilaganti, della privazione totale dei diritti, della globalizzazione della miseria, della manipolazione delle leggi internazionali e nazionali a favore dello strapotere delle major, del rapporto
di potere mostruoso che si sta realizzando fra chi detiene ormai mezzi
di produzione ed energia per alimentarli, sino al potere
sull'alimentazione reale della gente, non si discute affatto.
Così come non si tange in alcun modo il potere “reale” degli 85 padroni del mondo.
Mentre si permette, di fatto, che il medioevo, prossimo venturo, della nuova nobiltà delle “Famiglie dominanti” si affermi su una plebe … una servitù della gleba sempre più ampie.
Certo per amore
dell'apparenza della verità questa realtà viene, a volte, sommariamente
descritta, a volte persino distrattamente citata, ma mai realmente
affrontata.
Il Giogo Europeo e la sua parte nel progetto di dominio globale, affrontato in modo superficiale anche se “apparentemente radicale” limitando
ad un vuoto slogan anti-euro la realtà di un'analisi molto complessa,
che affronterebbe direttamente la questione dell'elite, se affrontato in
modo corretto.
Partendo cioè dai Trattati, dalle premesse e non dalla moneta che è un effetto (sebbene rilevante).
L'attenzione viene deviata sui termini “Rivoluzione, Boia, Vaffanculo, Sollevazione” così come la polemica, mentre si perde di vista il senso ed il contenuto.
Soprattutto si distrae dalla reale portata dei “mutamenti in atto”, la gente guarda i due litiganti, cerca l'insulto e la vista del sangue … mentre intorno si riempie di cartelli di “Lavori in Corso”,.
Il
che e perfetto, dal punto di vista dell'elite che ha, dal suo punto di
vista, soltanto bisogno di quel lasso di tempo tecnico che viene
guadagnato in inutili polemiche sull'insulto, sul litigio, sulla
descrizione del problema.
Basti guardare a
esemplificazione come gli avversari apparenti si descrivono l'uno con
l'altro, narrando dell'antagonista apparente la stupidità, la
faciloneria, l'orrida volontà della bestia ignorante e cattiva, quasi
che essere l'altro sia la dimostrazione dell'assoluta mancanza d'ogni
cultura. L'ignoranza assoluta.
Entrambi sanno benissimo che non è così.
Hanno frequentato le medesime università ed hanno da entrambe le parti un'ampia raccolta di Master in Comunicazione, stuoli di pubblicitari e di esperti.
Sanno quel che dicono e lo dicono così proprio perché sanno e perché vogliono.
Un Balletto, un orrendo
minuetto che rarissimamente affronta la sostanza delle cose, ma chiama
spessissimo, da una parte e dall'altra il popolo in difesa strenua del
nulla ed allora io mi chiedo... che sia il medesimo disegno?
Per finire come ultima considerazione entrambe
le fazioni sembrano avere un unico nemico reale. Un comune spauracchio
ed è una “vera sinistra di classe” che superi il pantano della citazione
e la palude libresca e sappia parlare con la lingua di questi tempi …
che sia un caso?
Sono uno spiritualista e non credo nelle coincidenze … perdonatemene.
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