martedì 5 marzo 2013

Moglie assistente parlamentare? E il grillino iniziò a sbandare...


assemblea grillini a roma 
E la politica non fu più una roba “sporca”. Assemblea dei neo-parlamentari del Movimento 5 Stelle e dopo il discorsetto dei capi Grillo e Casaleggio va in scena la parte più interessante. I 160 deputati e senatori cominciano a tempestare di domande i nuovi capigruppo Roberta Lombardi, alla Camera, e Vito Crimi, al Senato. “Quello lì mi sta antipatico, sembra il classico rivenditore Apple – dice uno degli utenti cinque stelle sul forum che fa da contorno alla diretta streaming – sembra che lui sappia tutto e ti fa cascare le risposte dal pero...”.

Ecco, è così caro Vito Crimi, basta avere un ruolo di vertice (ancorché deciso in maniera assembleare e per alzata di mano, ancorché a termine di soli tre mesi) ma si diventa subito il bersaglio delle critiche. Succede a tutti, finanche ai Cinque Stelle.

Ma torniamo alle domande: “Quando posso chiedere l'aspettativa dal lavoro?”; “come faccio a rendicontare le spese elettorali?”; “ma per lo stipendio come facciamo?”; “ma mia moglie può fare la mia assistente parlamentare?”. La domanda arriva dalle file di mezzo della sala e squarcia un velo.

La pronta risposta di Vito Crimi cerca con tempestività di sterilizzare la questione: “No, dipende, non dico né sì ai parenti, né no, insomma decidiamo insieme dei criteri...”. Il popolo cinque stelle in ascolto già rumoreggia. Poi interviene uno degli speaker dalla diretta web che cerca ulteriormente di contestualizzare: “Cerchiamo di fare chiarezza, l'assistente parlamentare dovrà essere l'alter ego dell'onorevole, dovrà gestire le cose per lui quando è in aula, dovrà fare le fotocopie, ecc... Possiamo anche decidere no ai parenti, ma ecco, insomma, diciamo che dovrà essere una persona di piena fiducia, ed ecco che forse un parente può essere una persona di fiducia...”.

La discussione faticosamente va oltre, prosegue. Si parla dei tempi delle prossime riunioni, di procedure contributive, di un appuntamento per tutti il 23 marzo in sostegno del movimento NO TAV, di dove risiedere a Roma, si butta lì il termine 'co-housing' e si rimanda a un monitoraggio dei
costi per l'indicazione di alberghi o anche di affitti convenienti: qui si rendono disponibili i grillini della Capitale «anche se capite bene - osserva con una battuta la capogruppo in pectore alla Camera, Lombardi - non è che siamo un'agenzia immobiliare».

L'assemblea faticosamente finisce, si aggiorna al 10 marzo, ma resta nell'aria la questione sulla moglie assistente parlamentare. Al suo interno per l'osservatore neutrale rimane inquietante l'interrogativo. “Ma se a nominare la moglie assistente parlamentare, o anche solo a pensarci, fosse stato un onorevole Pd o Pdl? Il grillino che cosa mai sarebbe stato capace di proferire...”.

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