Di Ciuenlai - C'è una domanda che diventa sempre più stringente a sinistra. Come mai le iniziative di Mdp, della Falcone e di Montanari, persino di SI, fanno il pieno di gente e i sondaggi registrano modeste percentuali di consenso verso queste formazioni?
Si, lo sappiamo, che l'ordine è sottovalutare “ scissionisti & Co.”. Si lo sappiamo che siamo alla fase iniziale e non è ancora venuto alla luce il nuovo soggetto politico, ma la dicotomia appare troppo grande per accontentarsi di spiegazioni semplici come quelle elencate prima o come la solita “sale piene, urne vuote”. La verità è che questa apparente contraddizione deriva dal fatto che le aspettative sono grandi quanto lo scetticismo che accompagna questa operazione politica. E non può essere altrimenti.
Se si perdono due stagioni (Primavera ed Estate) dietro al fantasma di Pisapia, se si continua a spacciare come alternativa un “nuovo Ulivo” o un “Centrosinistra innovativo”, se tutta la strategia si compendia nella richiesta di “primarie” con Renzi e nel tragico dilemma Pd si o Pd no, se anche chi prova a superare questa galleria di errori dicendo cose interessanti (leggi D'Alema), il giorno dopo se le rimangia è facile comprendere i tanti perchè la sinistra non sfonda, non convince e non cresce.
Se non hai un progetto tipo quello di Corbyn (che parla di nazionalizzazioni, diritti collettivi, servizi sociali ecc.), se non provi a disegnare una vera alternativa al liberismo, se non esci da questo tatticismo esasperato che ti fa parlare solo di leadership e di alleanze, se non inizi a navigare in mare aperto fregandosene di tutto questo e perseguendo un progetto autonomo, ho paura che si rischia di perdere anche questo ennesimo treno. E stavolta potrebbe anche essere l'ultimo per molto tempo.
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