Serve un Movimento Politico e Sociale per l'Alternativa
Ricominciamo dal No(i): affollata assemblea a Roma. Il documento conclusivo
Molto partecipata l’assemblea domenica 11 dicembre a Roma “Ricominciamo dal NO(i)”. Pubblichiamo il documento conclusivo.
Come promotori e
partecipanti agli incontri di “politica in comune”, in occasione
dell’assemblea nazionale dell’11 dicembre a Roma, riaffermiamo la
necessità di far dialogare e unire tutte le forze che a sinistra hanno
contribuito alla straordinaria vittoria del No alla revisione
costituzionale proposta dal governo Renzi.
Questa vittoria deve spingerci a far
maturare nel nostro paese un profondo cambiamento politico, economico e
sociale, che dia rappresentanza alle tante domande presenti nella
società per la giustizia, la democrazia, il lavoro, i diritti sociali,
la salvaguardia dell’ambiente, un’economica sostenibile. La Costituzione
ora deve essere attuata compiutamente; e anzi il suo orientamento
ideale rappresenta per noi l’indirizzo politico-programmatico di una
nuova stagione della sinistra.
Dopo anni di separazione tra paese e
istituzioni, società e politica riteniamo si debba andare alle elezioni
generali con una legge elettorale che non può non avere un impianto
proporzionale, in grado di dare effettiva rappresentanza a tutti gli
orientamenti e sensibilità presenti nella società italiana, oltreché in
contrasto con lo schiacciamento maggioritario del sistema politico, di
cui sono evidenti i danni prodotti. Starà poi a noi lavorare a
costruire, con il metodo della “politica in comune”, un’alternativa
politica a tutte le forze neo-liberiste, Partito democratico compreso.
Serve una politica capace di
valorizzare la dimensione democratico-partecipativa nelle comunità
locali, attraverso il sostegno alle tante liste civiche che si sono
misurate nelle diverse elezioni amministrative che si sono succedute, e
il protagonismo sociale e culturale che si esprime in associazioni,
movimenti, civismo, nei loro conflitti, nelle loro campagne. Il tutto
con il decisivo contributo di una rinnovata e non autoreferenziale
sinistra politica, capace di superare la frammentarietà organizzativa,
la subalternità politica, le chiusure ideologiche.
Noi vogliamo dare un contributo alla
costruzione di uno spazio aperto e inclusivo, plurale e cooperativo,
dove ciascuno, ciascuna possano fare la propria parte per costruire una
nuova stagione di cambiamento.
E per questo c’impegniamo a lavorare per realizzare tre obiettivi:
* La costruzione di una proposta
legata al “metodo” che deve essere alla base di quello spazio politico
che intendiamo offrire. La forma è importante quanto il contenuto, le
pratiche significative quanto i programmi, i comportamenti quanto i
documenti. Bisogna mettere al bando derive autoreferenziali e
politiciste per dar vita a forme e procedure partecipative, che incidano
in modo radicalmente nuovo sul come si sta insieme, su come si decide,
su come si formano nuove soggettività dal basso verso l’alto, forme e
procedure non schiacciate su schieramenti, posizionamenti, assetti. Ciò
significa inoltre riconoscere e valorizzare la pari dignità delle
diverse forme della politica presenti a sinistra, che insieme si sono
impegnate, ciascuna con un proprio ruolo, nella battaglia referendaria, e
che possono allo stesso modo costruire una sinistra larga e plurale, un
campo della trasformazione, in grado di misurarsi in modo innovativo
con le prossime scadenze elettorali. E su questi temi c’impegniamo
infine a promuovere un’assemblea nazionale entro gennaio, invitando le
realtà locali a organizzare iniziative in preparazione di
quest’appuntamento centrale.
* Il contributo alla vittoria nei
prossimi appuntamenti politici e sociali contro le politiche
neo-liberiste attuate in questi anni. Proprio perché per noi la sinistra
o è sociale o non è e la politica o è cambiamento sociale o non è, si
svolgano o meno nel 2017 le elezioni politiche, chiediamo che si possano
celebrare i referendum sul lavoro, su cui la Cgil ha raccolto più di
tre milioni di firme. Ci impegniamo altresì a contribuire alla
costituzione di Comitati per il Sì per sostenere la prossima campagna
referendaria.
* Il prosieguo del nostro percorso
di “politica in comune”, attraverso un rafforzamento della
comunicazione e della collaborazione tra le nostre realtà e allargando
l’ambito del lavoro e delle iniziative fin qui svolte, attraverso un
collegamento organico con le esperienze che si ritroveranno il prossimo
18 dicembre a Bologna, con le quali condividiamo il percorso politico e
culturale, i temi del confronto e la domanda di un cambiamento radicale.
Rivolgiamo pertanto ai promotori dell’iniziativa bolognese l’invito a
incontrarci e continuare il nostro lavoro insieme.
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