giovedì 3 luglio 2014

Un’estate contro il pareggio di bilancio

Fiscal compact. La raccolta firme per il referendum e la proposta di legge di iniziativa popolare possono dare un contributo a rilanciare una mobilitazione dal basso contro le politiche di austerità in Europa
per-intervento-viale-ita-grecia-fiscal-compact-683141Le osser­va­zioni di Gae­tano Azza­riti di ieri su il mani­fe­sto a pro­po­sito del refe­ren­dum sul fiscal com­pact sono sicu­ra­mente per­ti­nenti e utili e meri­tano un dialogo.
Dopo ormai due anni di ina­zione, il merito dei pro­mo­tori del refe­ren­dum — cui abbiamo ade­rito– è quello di avere rilan­ciato l’urgenza della bat­ta­glia con­tro l’austerità. I pro­mo­tori non vogliono «l’austerità fles­si­bile o espan­siva», ma il loro obiet­tivo è rias­sunto dal nome del sito web che pro­muove l’iniziativa: «Stop auste­rità», senza se e senza ma.
Sap­piamo che non era pos­si­bile inter­ve­nire diret­ta­mente — pena l’ovvia inco­sti­tu­zio­na­lità– con l’abrogazione delle norme della legge 243/2012 che impon­gono il pareg­gio di bilan­cio. I que­siti — allar­gando le maglie della legge e revo­cando le dispo­si­zioni più estreme– sono il clas­sico gra­nello di sab­bia che inceppa il mec­ca­ni­smo. E, inol­tre, lo ammette con one­stà lo stesso Azza­riti, come nel caso dei refe­ren­dum dell’acqua e del nucleare i que­siti acqui­stano un signi­fi­cato che va oltre le norme (spesso molto tec­ni­che e spe­ci­fi­che) che si vogliono abo­lire. E se que­sto refe­ren­dum rac­co­gliesse le firme neces­sa­rie e riu­scisse poi a otte­nere i voti neces­sari, il segno poli­tico sarebbe chiaro: una cri­tica alle poli­ti­che di auste­rità e al fiscal compact.
I pro­mo­tori di quel refe­ren­dum si sono mossi nelle maglie di que­siti che potes­sero sfug­gire alla dichia­ra­zione di inco­sti­tu­zio­na­lità della Corte: vedremo, una volta rac­colte le firme, cosa suc­ce­derà. Un altro merito, in ogni caso, del refe­ren­dum è di avere ria­perto con que­sta ini­zia­tiva, che può avere tutte le apo­rie che si vuole, l’urgenza di una mobi­li­ta­zione popo­lare e dal basso con­tro le poli­ti­che di austerità.
Azza­riti dice: ser­vi­rebbe una pro­po­sta di legge di modi­fica costi­tu­zio­nale dell’articolo 81 sul pareg­gio di bilan­cio. Bene, già fatto. L’hanno pre­sen­tata (è la numero 1954) i depu­tati di Sel il 15 gen­naio scorso ed è ferma nella palude dei lavori par­la­men­tari. Costruiamo un’iniziativa popo­lare per chie­dere alla Camera dei Depu­tati di calen­da­riz­zarla e di discu­terla in tempi brevi, magari ini­ziando la dicus­sione nel seme­stre di pre­si­denza ita­liana. Con­ti­nua Azza­riti: ser­vi­rebbe che la stessa pro­po­sta fosse oggetto di una rac­colta di firme per una pro­po­sta di legge di ini­zia­tiva popolare.
Bene, noi siamo della stessa opi­nione e i depu­tati di Sel hanno da tempo pronto il testo (che ricalca quello della pro­po­sta di legge pre­sen­tata il 15 gen­naio scorso) e non hanno ancora uffi­cia­liz­zato la pre­sen­ta­zione della rac­colta di firme, nella spe­ranza che possa essere discussa e oggetto di una ini­zia­tiva par­te­ci­pata e uni­ta­ria. C’è poco tempo — al mas­simo una set­ti­mana– per­ché la rac­colta di firme potrebbe essere fatta in paral­lelo con la rac­colta delle firme del refe­ren­dum e non pos­siamo per­met­terci due mobi­li­ta­zioni sepa­rate. Quindi incon­tria­moci presto.
Infine stiamo ragio­nando su un’altra mobi­li­ta­zione: quella dell’ini­zia­tiva dei cit­ta­dini euro­pei (in sostanza, simile alla nostra pro­po­sta di legge di ini­zia­tiva popo­lare) con­tro il fiscal com­pact (un milione di firme da rac­co­gliere in un anno in almeno 7 paesi dell’Unione Euro­pea) che avrebbe il grande valore di dare un segno euro­peo e non solo nazio­nale alla mobi­li­ta­zione con­tro le poli­ti­che dell’austerità. Stiamo lavo­rando alla messa in rete di cam­pa­gne e sog­getti euro­pei per avviare già dall’autunno que­sta iniziativa.
Refe­ren­dum, pro­po­ste di legge (par­la­men­tari e di ini­zia­tiva popo­lare), ini­zia­tiva euro­pea: evi­tiamo le con­trap­po­si­zioni e i distin­guo a favore di una mobi­li­ta­zione uni­ta­ria con­tro le poli­ti­che di austerità.
Guar­diamo alla sostanza poli­tica. La rac­colta di firme di que­sta estate per il refe­ren­dum e la pro­po­sta di legge di ini­zia­tiva popo­lare pos­sono dare un con­tri­buto a rilan­ciare una mobi­li­ta­zione dal basso con­tro le poli­ti­che di auste­rità in Europa.
Giorgio Airaudo e Giulio Marcon - il manifesto

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