Lo scorso Lunedi 20 febbraio si e’ svolto il consiglio comunale che
ha “discusso” e approvato il bilancio di previsione triennale per il
comune di Torgiano. Stiamo parlando di un bilancio che apparentemente
riduce la spesa corrente di 133.469,00€ ( - 2,7%) e ciò potrebbe
sembrare quasi buono, anzi, se ci si basasse sulle posizioni della
maggioranza é di gran lunga il miglior risultato che si poteva ottenere.
In realtà, nascosta dietro quella che sembra un’operazione virtuosa, si
annida il seme di una vera e propria " mattanza sociale ". Per
l’ennesima volta si è scelto di far pagare i costi della crisi e
economia la canna ai più deboli e indifesi, ad esempio i nostri
bambini, contro i soggetti che già ne stanno, direttamente o
indirettamente, subendo le conseguenze più devastanti, le famiglie,
scaricando sui servizi a domanda individuale le incapacità politiche che
sono anche talvolta tecniche di chi amministra la nostra Torgiano
Ora proviamo ad entrare più nello specifico dei numeri di questo bilancio: la riduzione di spesa sulla parte corrente, andrà ad incidere pesantemente sui servizi a domanda individuale, come ad esempio la mensa (- 131.000 €) e trasporti scolastici (-33.000 €).
Tuttavia, non solo il servizio stesso è stato vittima di esternalizzazione, ma anche il sistema di riscossione delle rette! A questo punto risulta doveroso porsi alcune domande; con questo nuovo sistema chi garantisce il diritto al servizio mensa, visto che il comune sembra lavarsene le mani?In casi di morosità incolpevole di una famiglia versante in gravi difficoltà economiche, come si comporta l’azienda? Lascia il bambino senza mangiare? Queste scelte, purtroppo ci dimostrano, ancora una volta, la totale assenza di una visione politica e sociale da parte dell'attuale maggioranza: banalmente, pensiamo sia intollerabile rischiare di non garantire servizi primari come il trasporto scolastico o il pasto in orario scolastico ad ogni bambino, ancora più intollerabile che a correre questo rischio sia chi già riversa in gravi difficoltà economiche.
Ma entriamo più nello specifico e andiamo ora a vedere le entrate correnti previste dal bilancio:
Ora proviamo ad entrare più nello specifico dei numeri di questo bilancio: la riduzione di spesa sulla parte corrente, andrà ad incidere pesantemente sui servizi a domanda individuale, come ad esempio la mensa (- 131.000 €) e trasporti scolastici (-33.000 €).
Tuttavia, non solo il servizio stesso è stato vittima di esternalizzazione, ma anche il sistema di riscossione delle rette! A questo punto risulta doveroso porsi alcune domande; con questo nuovo sistema chi garantisce il diritto al servizio mensa, visto che il comune sembra lavarsene le mani?In casi di morosità incolpevole di una famiglia versante in gravi difficoltà economiche, come si comporta l’azienda? Lascia il bambino senza mangiare? Queste scelte, purtroppo ci dimostrano, ancora una volta, la totale assenza di una visione politica e sociale da parte dell'attuale maggioranza: banalmente, pensiamo sia intollerabile rischiare di non garantire servizi primari come il trasporto scolastico o il pasto in orario scolastico ad ogni bambino, ancora più intollerabile che a correre questo rischio sia chi già riversa in gravi difficoltà economiche.
Ma entriamo più nello specifico e andiamo ora a vedere le entrate correnti previste dal bilancio:
2016 5.018.000€
2017 5.043.000€
2018 4.653.000€
2019 4.586.000€
Mentre per le spese correnti si fa questa previsione:
2017 5.043.000€
2018 4.653.000€
2019 4.586.000€
Mentre per le spese correnti si fa questa previsione:
2016 4.854.878€
2017 4.721.409€
2018 4.352.582€
2019 4.334.961€
2017 4.721.409€
2018 4.352.582€
2019 4.334.961€
Mentre la spesa per il personale resta sostanzialmente stabile
(almeno quella), la voce per l’acquisto di beni e servizi si riduce
perche si abbassa il costo della mensa e dei trasporti scolastici,
nonché la gestione e la manutenzione degli impianti sportivi (Sì, anche
questo è un servizio che è stato esternalizzato).
A fronte di questa riduzione di spesa (che, a nostro avviso, è comunque sbagliata è inaccettabile nei modi e nelle intenzioni) il comune avrebbe dunque a disposizione maggiori risorse rispetto allo scorso anno, si sarebbe perciò potuto permettere, come minimo, di abbassare qualche aliquota di TARI e IRPEF, ridurre cioè la pressione fiscale sui cittadini, cosa che ovviamente non si è verificata. Una tutela alla cittadinanza che non tange l’attuale amministrazione, così come dimostra la non attuazione di una politica efficace di recupero della TARI, un’azione che, quando ben implementata, vede per legge la possibilità di essere utilizzata come fondo per la riduzione delle tariffe, magari proprio delle utenze domestiche di quelle famiglie schiacciate dalla crisi e dalla marginalità sociale.
Tirando le somme, il bilancio che ci ha sottoposto l’amministrazione Nasini è per l’ennesima volta un bilancio che tecnicamente sta in piedi, in cui banalmente “i conti tornano”, ma che politicamente imbarca acqua da tutte le parti e rischia di portare la nostra comunità alla deriva. Non basti la scarsa attenzione (ormai già tristemente nota) ai temi della giustizia sociale, questo bilancio sottende una completa assenza di lungimiranza e programmazione politica come si evince dalla “programmazione impossibile” per il 2018 e il 2019.
Un bilancio che evidenzia ancora di più (se ancora fosse necessario) l’identità e la mentalità politica della giunta Nasini: deresponsabilizzazione in un settore delicato e di grandissimo impatto sociale come quello dei servizi mensa e trasporto scolastici, attenzione e impegno blandi nel recupero dell’evasione, una gestione tutta sulla pelle delle classi deboli ed in sofferenza della nostra comunità, grande dedizione nel far quadrare i conti. Una mentalità e un’identità politica a nostro avviso non congeniale all’affrontare le sfide della nostra epoca.
Per questi e alti motivi come gruppo di opposizione “Torgiano bene comune” abbiamo scelto di votare contro, perché sappiamo che si poteva e si doveva fare meglio, e non era nemmeno troppo difficile.
E perché crediamo che Torgiano e i suoi abitanti abbiano bisogno e meritino di meglio di calcolatrici come amministratori.
A fronte di questa riduzione di spesa (che, a nostro avviso, è comunque sbagliata è inaccettabile nei modi e nelle intenzioni) il comune avrebbe dunque a disposizione maggiori risorse rispetto allo scorso anno, si sarebbe perciò potuto permettere, come minimo, di abbassare qualche aliquota di TARI e IRPEF, ridurre cioè la pressione fiscale sui cittadini, cosa che ovviamente non si è verificata. Una tutela alla cittadinanza che non tange l’attuale amministrazione, così come dimostra la non attuazione di una politica efficace di recupero della TARI, un’azione che, quando ben implementata, vede per legge la possibilità di essere utilizzata come fondo per la riduzione delle tariffe, magari proprio delle utenze domestiche di quelle famiglie schiacciate dalla crisi e dalla marginalità sociale.
Tirando le somme, il bilancio che ci ha sottoposto l’amministrazione Nasini è per l’ennesima volta un bilancio che tecnicamente sta in piedi, in cui banalmente “i conti tornano”, ma che politicamente imbarca acqua da tutte le parti e rischia di portare la nostra comunità alla deriva. Non basti la scarsa attenzione (ormai già tristemente nota) ai temi della giustizia sociale, questo bilancio sottende una completa assenza di lungimiranza e programmazione politica come si evince dalla “programmazione impossibile” per il 2018 e il 2019.
Un bilancio che evidenzia ancora di più (se ancora fosse necessario) l’identità e la mentalità politica della giunta Nasini: deresponsabilizzazione in un settore delicato e di grandissimo impatto sociale come quello dei servizi mensa e trasporto scolastici, attenzione e impegno blandi nel recupero dell’evasione, una gestione tutta sulla pelle delle classi deboli ed in sofferenza della nostra comunità, grande dedizione nel far quadrare i conti. Una mentalità e un’identità politica a nostro avviso non congeniale all’affrontare le sfide della nostra epoca.
Per questi e alti motivi come gruppo di opposizione “Torgiano bene comune” abbiamo scelto di votare contro, perché sappiamo che si poteva e si doveva fare meglio, e non era nemmeno troppo difficile.
E perché crediamo che Torgiano e i suoi abitanti abbiano bisogno e meritino di meglio di calcolatrici come amministratori.
Andrea Ferroni, Capogruppo "Torgiano Bene Comune"
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