mercoledì 26 febbraio 2014

Prc Umbria: “Sui rifiuti la Regione rompe con comunità ed istituzioni locali: ridiamo la parola agli umbri”

LRZ_logoIl voto del Consiglio regionale sugli indirizzi strategici della programmazione in materia di rifiuti nella nostra Regione rappresenta un fatto politico enorme, che non può sfuggire né agli osservatori politici più attenti, ne ai cittadini; in un colpo solo il Consiglio regionale non solo ha delegato alla Giunta le decisioni sulla gestione futura del ciclo dei rifiuti, piegandosi al mero “aggiornamento” di un Piano Regionale fallito sotto tutti i punti di vista, ma ha anche indicato nella produzione e nell’incenerimento del CSS la soluzione più idonea per tale scopo.
Parimenti, viene smentito il percorso promosso da molte amministrazioni comunali umbre, in particolare di Perugia, Terni, Città di Castello, Spoleto, Narni, Corciano, Città della Pieve e San Giustino a sostegno dell’adozione della strategia “Rifiuti Zero”, oggetto delle aspettative di riconversione ecologica dell’economia della popolazione regionale e delle organizzazioni che ha inteso darsi per affrontare le molteplici criticità ambientali del “Cuore verde dell’Italia”.
Il voto di ieri, che ha visto il Partito Democratico ed il Partito Socialista convergere per la seconda volta in meno di un mese con il centrodestra su questioni dirimenti per il governo del territorio, risponde ad un vecchio, sciagurato adagio, secondo cui il potere si prende con la sinistra e si tiene con la destra. Siamo di fronte ad una manifesta violazione della volontà popolare espressasi nel 2010 sull’identità politico-programmatica del governo regionale; una violazione di cui chiediamo di render conto ai diretti responsabili, impegnandoci al contempo all’apertura del confronto con le forze sociali intenzionate a rilanciare la mobilitazione contro il CSS ed a sostegno della strategia “Rifiuti Zero”.
Le convergenze parallele determinatesi sui rifiuti devono infatti essere contrastate con tutte le forze che la popolazione della nostra Regione ha dimostrato di saper esprimere nel corso degli anni; per questo è indispensabile costruire in tempi rapidi un fronte ampio, ambientalista e democratico, in opposizione a scelte devastanti per il nostro territorio, con l’obiettivo di ridare la parola alla popolazione e impedire il ricatto avanzato dalle lobbies dell’energia e dell’incenerimento.
Ringraziamo i Consiglieri Regionali Stufara e Brutti per essersi fatti interpreti di questa necessità nel governo dei rifiuti in Umbria e per non aver piegato la testa ai diktat del PD e della Presidente Marini. Oggi c’è bisogno di scegliere: produrre ed incenerire il CSS, oppure fare il recupero ed il riuso con la strategia “Rifiuti Zero”. PD, PSI e Giunta regionale, con il soccorso di un’opposizione sfacciatamente consociativa, scelgono la via peggiore. Siano adesso gli umbri a pronunciarsi sul merito, attraverso gli strumenti di partecipazione previsti dalla legge.

Luciano Della Vecchia
Segretario Regionale PRC Umbria
Enrico Flamini
Segretario Federazione provinciale PRC Perugia
Lorenzo Carletti
Segretario Federazione provinciale PRC Terni

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