Lo
scorso gennaio un vasto schieramento sociale e politico ha depositato
oltre mezzo milione di firme per il ripristino dell'articolo 18 e la
difesa del contratto nazionale di lavoro e per l'abrogazione della legge
Fornero sulle pensioni e della manovra Sacconi-Berlusconi del 2011.
"Per cercare di impedire l'indizione dei referendum il Presidente Napolitano ha sciolto le Camere a fine 2012, invece che a inizio gennaio 2013 come abbiamo chiesto piu' volte (video)", sottolinea Paolo Ferrero che questa mattina presenterà durante una conferenza stampa il profilo del ricorso in Cassazione. L'idea è di chiedere che il referendum si tenga comunque, "quel referendum che il potere non vuole perche' sa benissimo che gli italiani voterebbero per ripristinare l'articolo 18 e abolire la riforma delle pensioni della Fornero", sottolinea ancora Ferrero.
L'incontro con i giornalisti per illustrare i contenuti del ricorso è alle 11 in piazza Cavour a Roma.
"Per cercare di impedire l'indizione dei referendum il Presidente Napolitano ha sciolto le Camere a fine 2012, invece che a inizio gennaio 2013 come abbiamo chiesto piu' volte (video)", sottolinea Paolo Ferrero che questa mattina presenterà durante una conferenza stampa il profilo del ricorso in Cassazione. L'idea è di chiedere che il referendum si tenga comunque, "quel referendum che il potere non vuole perche' sa benissimo che gli italiani voterebbero per ripristinare l'articolo 18 e abolire la riforma delle pensioni della Fornero", sottolinea ancora Ferrero.
L'incontro con i giornalisti per illustrare i contenuti del ricorso è alle 11 in piazza Cavour a Roma.
La campagna “Io lotto per il diciotto” per la raccolta delle firme
necessarie prevedeva il ripristino dell’Articolo 18 modificato dalla
Riforma Fornero e la cancellazione dell’Articolo 8 del DL 138/2011 del
governo Berlusconi. La Riforma del Lavoro Monti Fornero ha previsto un
corposo capitolo sui licenziamenti, con sostanziali cambiamenti che
riguardano il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, ossia
risarcimento invece del reintegro (leggi come si applica il
licenziamento senza reintegro). Il licenziamento individuale di un
lavoratore con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato può
avvenire per giusta causa (ex art. 2119 del codice civile) o per
giustificato motivo di cui all’art. 3, L.604/1966. Alcune modifiche in
tema di licenziamenti sono poi state introdotte dal Pacchetto Lavoro del
governo Letta.
A promuovere la campagna di raccolta firme un vasto arco di forze da Prc a Idv passando per Pdci, Verdi e Sel.
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