domenica 10 novembre 2013

Della Vecchia/Prc: trasformazione E45 in autostrada, opera inutile e dannosa.


La trasformazione della E45 in autostrada è un’ipotesi sciagurata da contrastare con forza, in quanto incarna un’idea di sviluppo ormai fuori dal tempo e che scarica i costi di un’opera inutile e faraonica completamente sulle spalle (e sulle tasche..) di cittadini e lavoratori.
Inoltre una simile proposta non porterebbe nessun vantaggio economico a una regione come l’Umbria, il cui isolamento va rotto col completamento della Perugia-Ancona e con la messa in sicurezza della stessa E45; ogni altra ipotesi condannerebbe le realtà produttive, artigianali e industriali della nostra regione ad un destino di ulteriore aggravamento della crisi.
Ben altre sono le grandi opere che dovrebbero vedere la luce in Umbria, a partire da un grande piano per il riassetto idrogeologico che restituirebbe sicurezza e lavoro ai cittadini umbri o un piano case che risolva prima che sia troppo tardi un’emergenza che da tempo siamo il solo partito a denunciare, quella degli sfratti per morosità incolpevole.
Un governo eletto da nessuno propone opere che nessuno vuole, occorre contrastarlo con forza, a partire dall’Umbria.
Luciano Della Vecchia, segretario regionale Prc Umbria

E 45 autostrada? Uno schiaffo scandaloso all'Umbria della crisi

L'eventuale trasformazione della E 45 in autostrada così come messa in programma nella delibera del CIPE rappresenta il più scandaloso schiaffo che si potesse assestare all'Umbria della crisi e lo sperpero di tanto denaro pubblico per un'opera così inutile e dannosa è una scelta che riguarda da vicino tutti i territori della nostra regione e contro cui anche il nostro deve levare forte e chiara la sua voce più indignata.
Il coro dei parlamentari e dei sottosegretari delle larghe intese è indecente e vergognoso e rappresenta la peggiore conferma della sfrontata inadeguatezza dell'attuale classe dirigente dell'Umbria: è di estremo dispiacere assistere al declino innanzitutto culturale di quella che fa capo al PD ed ai suoi cespugli più supini.
La gara di esultanze in cui si stanno cimentando questi personaggi da commedia dell'arte che hanno oramai fatto del raggiro degli umbri la principale delle loro preoccupazioni quotidiane è la definitiva dimostrazione della loro inconsapevolezza riguardo ai problemi reali della nostra comunità regionale e dell'intero nostro Paese.
Gli stessi paladini falsi e bugiardi dell'austerità che ogni giorno ci ricordano che la coperta è troppo corta, oggi ci vengono a dire che i 10 miliardi per la realizzazione dell'autostrada Orte-Mestre saranno una manna anche per l'Umbria.
Se fallisce tutto il sistema del trasporto pubblico locale, se la Perugia-Ancona è ferma, se la stessa E45 è per larghi tratti impercorribile da anni, se le strade in tutti i comuni sono un colabrodo e rappresentano un rischio quotidiano per la sicurezza, se abbiamo una rete ferroviaria ottocentesca, se, per parlare solo delle nostre parti, la “nuova” Flaminia rappresenta la cattedrale degli sprechi e delle opere abortite e se l'Umbria sta franando dappertutto, ora possiamo star tranquilli: questa classe dirigente ci sta dicendo che la soluzione a queste annose vicissitudini non è la vera priorità ed i soldi ci sono solo per la solita grande opera che devasterà l'ambiente, sconvolgerà la geografia ed il paesaggio del fu cuore verde d'Italia e servirà solo a rimpinguare le casse dei soliti noti.
La verità è che questa scelta condannerà l'Umbria ad un lungo futuro di inappetenza economica e ci dovremo scordare una volta per tutte di quelle opere che servono effettivamente a riqualificare le infrastrutture della nostra regione, a creare risposte occupazionali più diffuse, durature ed incisive e a ripristinare un po' di decoro, di vivibilità e di sicurezza nelle nostre comunità.
La trasformazione dell'E 45 in un'autostrada con la scusa della sua messa in sicurezza si pone come una beffa odiosa anche per i cittadini di Gualdo e dell'Appennino umbro: i soldi sprecati per una realizzazione perfettamente inutile sono infatti sottratti a tutti quegli interventi che servono al miglioramento, alla manutenzione ed alla messa in sicurezza del territorio e della nostra viabilità colabrodo e che meglio servirebbero a fronteggiare la nostra crisi e a riqualificare il modello di sviluppo con nuova occupazione ed in ragione di una maggiore sostenibilità ambientale, sociale e finanziaria.
L'Umbria veramente democratica, civile, di sinistra e innamorata della sua identità e delle sue peculiarità ambientali deve ergersi unita contro quest'ennesimo scempio e deve respingere questa scelta. La sinistra per Gualdo si sente parte di questa Umbria e si mobiliterà contro l'ennesima vergogna delle larghe intese e del partito unico degli affari, degli sprechi e delle grandi opere. Contro il sonno della ragione di una classe dirigente politica ed economica che non ha ancora imparato niente dal portato della grande crisi e che continua a generare dei mostri immondi, rubando a mani basse il futuro di tutti per il profitto di pochi.
Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini

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