Le tortuose e spesso inutili discussioni sulla Sinistra e su quali prospettive future per un rilancio della stessa,
rimangono incerte e vane non avendo che un orizzonte limitato alla
misera attualità politica. Discettare su temi importanti quali lavoro,
ambiente, ridistribuzione della ricchezza fuori da un orizzonte “altro”,
porta a doverci occupare di beghe interne, equilibrismi e a quel
minoritismo che è uno dei mali della sinistra nostrana. Eppure la
realtà europea è piena di esperienze importanti: Izquierda Unida in
Spagna, il Fronte de Gauche francese, Syriza in Grecia...realtà che sono
uscite da risultati elettorali da prefissi telefonici, diventando nei
loro Paesi, delle realtà politiche molto vive e portatrici di
cambiamenti veri e profondi nella Sinistra.
Esperienze nuove che si rifanno ad una manifesto europeo ovvero la “Sinistra europea”
che è, dalla sua fondazione, quanto di più attuale per una prospettiva
di cambiamento. Un mettere a confronto realtà diverse (partiti verdi,
comunisti e socialisti) in chiave anticapitalista.
“Una nuova visione del mondo - recita il Manifesto fondativo firmato nel 2005 e promosso da Rifondazione Comunista -
sta ispirando un numero crescente di europei e li unisce in grandi
mobilitazioni nell’opposizione alla via a senso unico capitalista, un
tentativo di riportare l’umanità in una nuova regressione sociale e
culturale. La condizione dei popoli, dei soggetti sociali e degli
individui è segnata da insicurezza, incertezza e precarietà. Una nuova
resistenza contro lo sfruttamento capitalista sta emergendo con forza.
C’è una nuova opportunità di cambiamento che attraversi la vita di donne
e uomini sempre più colpiti dai disastri prodotti dalle politiche della
globalizzazione capitalista”.
“Per noi l’Europa è uno spazio per la rinascita della lotta per un’altra società.
Il raggiungimento della pace e la trasformazione dell’attuale società
capitalista è lo scopo di questa impresa. Noi lottiamo per una società
che superi il capitalismo e la logica patriarcale. Il nostro obiettivo è
l’emancipazione umana, la liberazione delle donne e degli uomini da
ogni forma di oppressione, sfruttamento ed esclusione.” Ci richiamiamo
ai valori e alle tradizioni del movimento socialista, comunista e dei
lavoratori, del movimento femminista e dell’uguaglianza di genere, del
movimento ecologista e per uno sviluppo sostenibile, della pace e della
solidarietà internazionale, dei diritti umani, dell’umanesimo e
dell’antifascismo, del pensiero liberal-progressista, sia a livello
nazionale che internazionale.
Ruolo e compito della sinistra politica in Europa deve essere
contribuire alla formazione di un’ampia alleanza sociale e politica per
un cambiamento radicale che sviluppi alternative e proposte concrete
per la necessaria trasformazione dell’attuale società capitalista. In
questo senso ci vediamo responsabili e misuriamo la nostra capacità di
coinvolgere tutti coloro si battano per una società più giusta come
condizione per il libero sviluppo e l’autodeterminazione di ognuna/o.
Vogliamo costruire una politica di sinistra durevole come progetto
politico indipendente che contribuisca allo sviluppo di alternative
solidali, democratiche sociali ed ecologiche”.
“Tutti questi movimenti oppongono allo "spazio privato" dei poteri forti mondiali
uno "spazio pubblico" abitato da differenti soggetti che reclamano
diritti fondamentali: pace, democrazia, giustizia sociale, libertà,
eguaglianza di genere e rispetto per la natura. La sinistra politica è
parte di questi. Tutto ciò dà nuove risorse per una politica di
trasformazione”.
“Tutto è mercificato. Dal lavoro all’intero ciclo vitale.
Nell’Europa attuale la disoccupazione e l’insicurezza stanno
aumentando. Assistiamo ad una militarizzazione esterna, come dimostrato
nelle guerre dei Balcani , in Afghanistan ed Iraq, e ad una
militarizzazione interna attraverso leggi liberticide e repressive
contro chi si oppone alle politiche neoliberiste. Questo processo sta
allontanando settori crescenti della società dalla politica e producendo
guerre tra poveri, il rinascere del populismo, del razzismo e
dell’antisemitismo.
La terza via socialdemocratica in Europa è fallita, poiché è stata
incapace di opporsi e queste tendenze e, non avendo alternative, le ha
promosse. Questo fallimento apre nuove spazi e anche grandi
responsabilità per la sinistra che vuole cambiare questo mondo. Ma non
possiamo percorrere lo stesso cammino del 20 secolo, che ha portato a
grandi conquiste ma anche a grandi sconfitte e tragedie per le forze di
ispirazione rivoluzionaria.
Per cambiare la società dobbiamo ampliare la nostra azione. In Europa la
sfida è la costruzione di una sinistra alternativa, radicale,
femminista e ambientalista. La natura plurale dei movimenti può essere
attraversata da questa nuova forza politica in quanto vogliamo costruire
un nuovo rapporto tra politica e società.”.
“Noi - conclude il Manifesto - partiti e
organizzazioni politiche di ispirazione comunista, socialista,
femminista, democratica, ambientalista, antiliberisti e per la
trasformazione sociale, vogliamo dar vita ad un nuovo soggetto politico:
Il Partito della Sinistra Europea.”
E non si può che ripartire da questo...
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