"Ora possiamo dirlo: la trasformazione della E-45 in autostrada è un imbroglio a danno degli umbri.
Infatti - si legge in una nota di Italia Nostra di Perugia, a firma del
presidente Urbano Barelli - se qualcuno avesse proposto di sostituire
una normale E 45 gratuita con un’autostrada a pagamento, l’Umbria, pur
affetta da sindrome da isolamento e orfana dell’autostrada del Sole,
avrebbe detto di no. Per convincere gli umbri si è quindi cominciato con
il ridurre la manutenzione sulla E 45 e renderla quasi impraticabile,
operazione che è pienamente riuscita anche perché la E 45, completata
solo nel 1997, ha manifestato sin dall’inizio evidenti difetti di
costruzione (sconosciuti solo alla Corte dei Conti e alla magistratura
penale, salvo, quest’ultima, accorgersi a disastro avvento che la diga
di Montedoglio è stata costruita, nello stesso periodo della E 45, con
cemento difettoso). Mandare in malora la E 45 è stato solo il primo
passo. Il secondo è stato l’aggancio del Nodo di Perugia al progetto di
autostrada. In una città malata di traffico e di inquinamento dell’aria e
con un tasso di motorizzazione tra i più alti d’Italia (che, a sua
volta, ha il record europeo), sarebbe stato più saggio affrontare il
problema del traffico con la dissuasione dall’uso del mezzo privato in
favore di quello pubblico."
"In ogni caso - continua la nota di Barelli - volendo a tutti i costi costruire una nuova superstrada,
la soluzione più logica per il traffico di Perugia sarebbe stata quella
della Gronda Nord per arrivare fino all’ospedale Silvestrini, non certo
quella del raddoppio della superstrada a sud della città. Però la
soluzione a nord non consentiva di agganciare l’autostrada alla nuova
superstrada e di legarle ad un comune destino che vede il Nodo di
Perugia composto per un terzo di autostrada (da Collestrada a Madonna
del Piano) e due terzi di superstrada (da Madonna del Piano a Corciano).
Terzo passo per far digerire agli umbri la trasformazione della E 45
gratuita in un’autostrada a pagamento è stata la promessa che
l’autostrada sarebbe stata gratuita per gli umbri. Che fosse una bufala
lo sospettavano in molti, alcuni lo hanno detto e scritto. Oggi dopo che
il CIPE ha approvato il progetto preliminare di project financing
privato, irrobustito con agevolazioni fiscali, è evidente che
l’interesse del privato sarà quello di massimizzare il profitto senza
sconti per nessuno, nemmeno per gli ingenui umbri."
"E che nessuno sconto verrà fatto agli umbri e tutti dovremo pagare il pedaggio sulla nuova autostrada
- sottolinea Barelli - è l’Unione europea ad imporlo (come Italia
Nostra scrive da tempo). Uno dei principi fondamentali dell’Unione
europea è, infatti, quello della libera circolazione delle persone e
della non discriminazione rispetto al paese di provenienza (art.12
Trattato CE). Ne sa qualcosa la Germania che proprio in questi giorni
sta pensando di far pagare il pedaggio delle sue autostrade gratuite
agli stranieri e, per evitare di incorrere in una violazione del diritto
europeo, lo farà pagare anche ai tedeschi caricandolo sul bollo auto."
"L’imbroglio è quindi evidente - conclude la nota del
presidente di Italia Nostra di Perugia - decenni di E 45 volutamente
lasciata in abbandono, il Nodo di Perugia proposto come la
soluzione di tutti i mali del traffico del capoluogo, la favola
dell’esenzione dal pedaggio. Il consenso degli umbri (o meglio delle
amministrazioni umbre, che, fino a prova contraria, si deve ritenere che
abbiano deciso in buona fede) è stato quindi estorto con artifici e
raggiri a beneficio della società che costruirà l’autostrada. In
condizioni normali qualsiasi persona e amministrazione pubblica di buon
senso avrebbe invece detto: manteniamo e miglioriamo la E 45, evitiamo
di pagare un pedaggio e, non ultimo, di sconvolgere e distruggere per i
prossimi dieci o quindici anni una fetta importante del territorio, del
paesaggio e dell’ambiente regionale."
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