venerdì 29 ottobre 2010

Mammolo, Cucciolo, Brontolo....Tàgliolo

Brunetta, il ministro della disocupazione: in tempi in cui la disoccupazione è ormai all'11%, il ministro cala la sua scure sulla
pubblica amministrazione
TAGLIANDO 300.000 dipendenti



Tra il 2008 e il 2013 si stima una riduzione del personale nella pubblica amministrazione di oltre 300mila unità (-8,4 per cento). La previsione è contenuta tra i dati resi noti dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, a un anno dalla sua riforma. "Negli anni 2008 e 2009 il personale si è ridotto di circa 72mila occupati, scendendo a 3,5 milioni di unità. Per effetto delle misure in materia di blocco del turnover, contratti di lavoro flessibile e collocamento a riposo, complessivamente tra il 2008 e il 2013 si può prevedere una riduzione dell'occupazione nel pubblico impiego di oltre 300mila unità (-8,4%)". Questa forte riduzione è giustificata dal ministro dalla necessità di ridurre il deficit pubblico. Ma di fronte a questa macelleria sociale, il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi reagisce: “Senza crescita – dice – non si ripiana il debito”. E continua: “occorre attivare il circolo virtuoso che dai consumi evoluti e investimenti lungimiranti porta a redditi alti e ancora consumi e investimenti”. Ma Tremonti tira dritto, mentre il premier si diletta con il “bunga bunga”.

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