La libertà di pensiero è un valore assoluto. Non c’è bisogno di citare Voltaire: ognuno è libero di pensare ciò che vuole, di cambiare opinione, di difendere le sue idee.
A Piero Sansonetti, però, forse è sfuggita la situazione di mano: venerdì, infatti, parteciperà ad un incontro con il neo-fascista Roberto Fiore. Il già direttore di Liberazione nel periodo Bertinottiano, nonché ex con-direttore dell’Unità, quindi sfortunato direttore del quotidiano “Gli altri” (adesso è un settimanale), ora direttore di Calabria Ora – con annesso licenziamento del giornalista sotto scorta Lucio Musolino – ci ha riservato prese di posizione stupefacenti.
Non solo la recente “solidarietà” in diretta televisiva a un abbronzatissimo Masi per il “Vaffanbicchiere” di Santoro. Piuttosto lo scorso anno, il giornalista si schierò a favore di un corteo di Forza Nuova a Roma. In contrapposizione con gli intellettuali Alberto Asor Rosa e Margherita Hack – che avevano lanciato un appello affinchè una manifestazione dei neo-fascisti venisse vietata -, Sansonetti si disse a favore della libertà di espressione: “Questi di Forza Nuova non è che li conosco più di tanto – dichiarò in un’intervista al Giornale – Per quel che ne so mi sembrano un po’ rozzi e con delle venature naziste… Insomma, quanto di più lontano dalle mie idee io possa immaginare. Ma non cambia nulla. Se non sconfinano nella violenza, hanno diritto di manifestare come chiunque altro”.
Per questa posizione, probabilmente non condivisa da molti ma legittima, Sansonetti subì di lì a poco una contestazione a Roma, durante il compleanno del primo anno de Gli Altri al quale presidiò come ospite d’onore Renata Polverini.
Venerdì però, il diretto di Calabria Ora fa un passo avanti. Incontrerà al Milano, Roberto Fiore, già leader neofascista condannato per banda armata e associazione sovversiva e ora leader indiscusso del movimento di estrema destra. Non solo: l’incontro “Perchè sono antifascista, perchè noi no” si svolgerà a “Presidio Milano” centro di aggregazioni “multi-funzionale” dei neri (compresa biblioteca dedicata a Nico Azzi, terrorista milanese di Ordine Nuovo oggi scomparso).
La libertà di espressione, ripetiamo, è un valore assoluto. Ma può essere il covo dei fascisti il luogo idoneo per rivendicare il proprio antifascismo? Credo che davvero pochi antifascisti e democratici possano pensare questo.
Cortese Sansonetti, lei è ancora in tempo per non farsi strumentalizzare inutilmente, e per ripensarci.
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