La prima vittima della guerra è la verità. Anche e soprattutto nella
"civiltà dell'immagine", quando invece di poter "provare" la certezza di
un'informazione un'immagine decontestualizzata e spostata (altro luogo,
altra data, altre deduzioni logiche "istintive") diventa né più né meno
che un'arma di guerra. Psicologica, ma comunque prodromo di quella
vera.
Ecco la storia di una foto ormai famosa, che addirittura la Bbc
inseriva tra le "prove" contro Assad. Che non è certo né un santo, né un
"campione dell'antimperialismo", ma in questo caso risulta bersaglio di
un avversario non migliore. Solo più forte. Intanto sul terreno della
propaganda "orwelliana".
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La foto del massacro di Assad è stata scattata il 27 marzo 2003 a 40 km a sud di Baghdad
La propaganda anti-Assad si serve di grandi nomi, tv potenti, accreditate e giornalisti di lustro.
E quando i giornali accreditati sono molto seguiti non occorre
nemmeno il sensazionalismo tanto demonizzato dai lettori e se una
notizia di propaganda è nutrita di sensazionalismo, non importa. L’uomo
medio la filtra e la riconosce come “notizia certa“.
E’ quello che è accaduto alla BBC, tv inglese seguita in tutto il mondo. Organo di informazione principale per la propaganda anti- Assad. Per la BBC
quell’immagine è stata scattata nella città siriana di Hula e
testimonia il massacro che Assad avrebbe attuato nel suo stesso popolo
per sedare le rivolte affamate di “democrazia”. Questa foto-shock
sarebbe stata inviata, secondo la BBC, da alcuni attivisti in Siria.
Incredibilmente però, il fotografo autore di questo bellissimo
scatto, emerge su facebook con un’accusa che mina alla buona fede della
BBC e soprattutto della propaganda anti-Assad. E’ un Italiano e si
chiama Marco Di Lauro. Quando ha scattato la foto era il 27 marzo 2003 a Al Musayyib, una città iraqena a 40 km a sud di Baghdad.
In quella zona infatti erano sparite dalle 10 mila alle 15 mila
persone. Successivamente fu trovata una fossa comune con dei corpi
sotterrati. Questi corpi furono portati in superficie, avvolti in teli
di stoffa e allineati in una grande scuola della città per essere
conteggiati. A quel punto i bambini cominciarono a correre tra i corpi
diventando il soggetto ideale per i fotografi di guerra.
Qualcuno sta usando illegalmente una delle mie immagini per la propaganda anti-siriana in prima pagina del sito web della BBC“, con queste parole Marco di Lauro esprime il proprio sdegno su facebook.
La famosa tv americana infatti ha pubblicato alle ore 7,00 am London
sul sito web la foto del massacro, gridando al mondo i crimini di Assad.
Questa foto è ancora visibile!
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Era il 27 Maggio 2013, dieci giorni prima Putin aveva incontrato il principe saudita Bandar bin Sultan che gli aveva proposto di proteggere la marina russa in Siria, qualora lui si fosse impegnato a rovesciare Assad. Qualora Putin non avesse accettato, lo stesso Bandar avrebbe scatenato attentati terroristici alle Olimpiadi invernali di Sochi che si terranno dal 7 al 23 febbraio 2014 in Russia. Putin uscì furioso dall’incontro e comunicò al suo esercito di tenersi pronto per “una guerra che sarebbe stata combattuta fuori dalla regione russa“. Dell’incontro ne ha parlato anche il The Thelegraph in un articolo del giugno scorso.
La propaganda anti-Assad si combatte con qualsiasi
arma, anche con quelle chimiche che sarebbero state fornite ai
terroristi dallo stesso Principe di Bandar con l’ok di Washington.
Autrice: Maria Melania Barone / Fonte: news.you-ng.it
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