E’ possibile che nel Comune di Torgiano il nostro amatissimo sindaco insieme alla sua giunta, sensibilissima alle questioni sociali ed umani…, abbia fatto in modo che la Cooperativa Camst vincente della gara di appalto per la gestione della mensa scolastica sostituisse con altro personale dipendente sempre della stessa cooperativa le due lavoratrici applicate in mensa da tanti anni? Come vuole il buon senso e come fanno tutte le cooperative in questo caso, solitamente, cambia la cooperativa ma le lavoratrici rimangono al loro posto! E’ possibile credere che tutto questo è soltanto per un rinnovamento e per dare un segno di cambiamento della nuova amministrazione politica? Come è possibile ignorare l’umiliazione e la mortificazione che si provoca con questo atteggiamento alle lavoratrici? Sarà pretestuoso pensare che la motivazione è soltanto politica? Così facendo non si danneggia chi evidentemente non è concorde con quelle idee ideologiche tanto care al nostro illuminato Sindaco? Se poi alla fine della storia una delle due lavoratrici rimane a lavorare Torgiano, mentre quell’altra viene assunta in un altro luogo, mi chiedo, è sempre per un rinnovamento del personale e per dare un segno del cambiamento? E’ legittimo e malizioso pensare che si tratta di discriminazione politica e niente altro? In questo scenario che ricorda situazioni che speravamo ormai superati e relegati lontano nel tempo, l’unico soggetto che abbia dimostrato serietà e sensibilità è la Camst, cooperativa vincente della gara di appalto, che ha comunque proposto alle lavoratrici un’assunzione e considerando il periodo di crisi non è poco. Complimenti al nostro Sindaco che per la sua politica del fare e non delle chiacchiere, ha dimostrato in questo caso sensibilità umana e sociale, umiliando e mortificando chi fino ad adesso aveva lavorato con serietà e professionalità. Colgo l’occasione di questo comunicato per informare i compagni del mio partito che ho dato le dimissioni nelle sedi opportune da segretario del circolo di Torgiano, perché, sono convinto che la famiglia è al primo posto in una scala di valori, e conti più della politica. Quindi, esco di scena, lascio la politica. Penso, che nei livelli alti della politica ci sono degli equilibri e accordi che nessuno riesce a scardinare, e quindi tra predicare bene e poi mettere in pratica quello in cui si crede diventa difficile per tutti e a volte impossibile.
Giuseppe Mezzoiuso
Giuseppe Mezzoiuso
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