La Cassazione conferma le condanne per frode fiscale a carico di Silvio
Berlusconi e degli altri tre imputati del processo Mediaset. In totale 4
anni di reclusione per Berlusconi per frode fiscale, ma tre anni della
pena sono coperti da indulto, l'anno residuo dovrà essere scontato ai
domiciliari o con l'affidamento ai servizi sociali, ma per il momento
viene 'salvato' e può essere ancora il protagonista della politica
attiva con la sua bella alleanza con il Pd. Infatti, la Cassazione ha
annullato la pena accessoria a carico dell'ex Premier, l'interdizione
dai pubblici uffici per cinque anni, e ha disposto il rinvio alla Corte
d'Appello di Milano per la rideterminazione della pena accessoria. A
quanto è dato sapere, "il nuovo processo d'appello di svolgerà in
autunno a Milano, davanti a una sezione della Corte d'Appello diversa da
quella che si espressa sul merito del processo. Sulla decisione si
potrà ricorrere in Cassazione. Per cui Berlusconi potrebbe restare
senatore ancora per diversi mesi" (cit). Alla fine questa
sentenza è una boccata d'ossigeno per Letta che potrà adesso, senza
opposizione sociale organizzata, portare avanti a settembre il banchetto
delle privatizzazioni dopo il salvataggio del “caimano”. Condannato, ma
non interdetto, l'alleato scomodo del PD. Un alleato, dice Epifani dopo
la sentenza che, se sarà responsabile, potrà continuare a governare.
Una sentenza questa che lascia l'amaro in bocca sia alla sinistra
legalitaria che sperava di far saltare il tavolo del Governo con la
magistratura, sia all'esercito di Silvio che voleva l'assoluzione piena.
Da oggi però il PD potrà dire che le sentenze vanno rispettate e che il
Governo andrà avanti, mentre Napolitano manda un messaggio di
rassicurazione al PDL dicendo che adesso occorre la riforma della
giustizia. Tutto sembra studiato ad arte. Morale della favola?
Berlusconi è azzoppato ma ancora in piedi. Il Governo continuerà quindi
a produrre interventi rilevanti che segneranno la politica economica,
sociale e democratica di questo paese per i prossimi anni. Cane non
mangia cane del resto, e chi pensava che in Italia la magistratura
potesse avere un ruolo di rottura politico ha sbagliato enormemente i
suoi conti. Ha sbagliato perché il centro di interessi che regge questo
Governo è molto più potente di quanto uno creda, e non sarà una sentenza
che toglie un pedone dalla scacchiera a scardinarlo. L'intreccio tra
l'alta borghesia transnazionale - che di fatto guida il processo di
ristrutturazione capitalista in Europa - e la “neo classe” di apparato
politico e istituzionale degli stati, svolge oggi una funzione primaria
nei processi di Governance liberista. Questo in fin dei conti è il
patto di potere che esiste in Italia da almeno due anni, da quando
Giorgio Napolitano ha nominato Senatore a vita Mario Monti. Alti manager
pubblici che vengono dal privato e viceversa, lo Stato che oltre ad
accompagnare i processi di privatizzazione opera direttamente in forma
privata. Pensare di rompere questo sistema con la magistratura,
cancellando una figura politica ( importante ma sostituibile) con una
sentenza è stato politicamente demente. Si può anche comprendere la
disperazione del popolo della sinistra in questi anni, si può capire il
perchè abbia delegato alla magistratura il ruolo di vendicatore degli
oppressi. Quello però che non si comprende è la subalternità di un pezzo
di intellettualità di sinistra che ha lavorato per tenere in piedi lo
schema berlusconismo – antiberlusconismo quando tutto era chiaro da
anni. Anche se Berlusconi venisse cancellato dalla faccia della terra
infatti il “sistema”che lo ha tenuto in vita resta assolutamente in
piedi ed è più forte di prima. Monti prima e Letta poi non sono una
parentesi politica, essi dimostrano invece il vero volto del
“bipolarismo” a geometria variabile dove centro destra e centro sinistra
si scontrano sulla cornice, ma sono pronti alle larghe intese quando il
sistema di fondo è in difficoltà.
Fate il favore allora, invece di
riempire il web di appelli e firme contro Berlusconi stile popolo viola,
sarà bene organizzarsi ed andare in piazza per cacciarli tutti. Non
solo perchè Berlusconi è moralmente impresentabile, ma perchè lui ed i
suoi alleati ci stanno massacrando socialmente con la scusa del “ce lo
chiede l'Europa (delle banche)” . Il 18 e il 19 ottobre, a Roma, lo
sciopero dei sindacati di base prima, e la manifestazione dei movimenti
sociali il giorno dopo possono essere il momento per costruire un
movimento di massa organizzato per mandarli a casa tutti. Non solo
Berlusconi, ma anche Letta, Renzi, Marchionne, De Benedetti, il Fiscal
Compact e tutto il resto del regime politico mediatico e finanziario che
governa questo paese.
Ps. Anche contro le scelte di e gli interventi inappropriati di uno dei peggiori Presidenti della Repubblica di questo paese
Ps. Anche contro le scelte di e gli interventi inappropriati di uno dei peggiori Presidenti della Repubblica di questo paese
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