sabato 15 marzo 2014

Affitti in nero: La Consulta dà ragione agli evasori. Bocciate le super sanzioni contro gli affitti in nero“

Affitti in nero: la Corte Costituzionale boccia la cedolare secca

La Corte Costituzionale ha bocciato la norma contenuta nel decreto del 2011 sul federalismo fiscale, quella che disponeva vantaggi per i locatari che denunciavano contratti non registrati.L'illegittimità della norma è da imputare a un eccesso di delega: i contenuti del decreto legislativo emanato dal governo sono andati oltre il perimetro fissato dal Parlamento nella legge delega, violando l’art. 76 della Costituzione. 
Come spiegato sul Sole24ore, la sentenza ha valore retroattivo. "Le pronunce della Corte costituzionale hanno effetto anche per il passato. Quindi finiranno nel nulla anche i contratti che sono stati registrati dagli inquilini e dai funzionari del Fisco a partire dal 6 giugno 2011. Le super-sanzioni, infatti, sono scattate 60 giorni dopo l’entrata in vigore del decreto, che era il 7 aprile 2011. In pratica, i proprietari potranno chiedere agli inquilini di liberare l’abitazione, perché il contratto cadrà insieme alla norma di legge che lo prevedeva".
Unione Inquilini, in prima linea contro gli affitti in nero e porta bandiera della norma bocciata, commenta il pronunciamento della Corte. 
"Rispettiamo la sentenza - dichiara Massimo Pasquini responsabile della Campagna Canoni Neri del sindacato - ora subito una norma efficace di lotta ai canoni neri e sanzioni effettive e adeguate nei confronti di chi affitta a nero. Sono 950 mila gli appartamenti affittati a nero con una mancata dichiarazione dei redditi di 5 miliardi di euro e una evasione dell'irpef di 1,5 miliardi di euro".
"Da oggi i parassiti che affittano a nero sono tutelati. La norma che aveva consentito a decine di migliaia di famiglie di uscire dal nero e che aveva efficacemente contrastato il mercato nero delle locazioni, non c'è più per eccesso di delega, ovvero perché il decreto legislativo emanato dal Governo era andato oltre i principi e i criteri direttivi fissati dal Parlamento nella legge delega. 
La motivazione per eccesso di delega, quindi non nel merito dell’articolato ritenuto illegittimo, può significare che Governo e Parlamento possono approvare in tempi rapidi una norma simile ancora più efficace, in uno dei prossimi provvedimenti da inserire come emendamento o proporre apposita legge da approvare in tempi rapidissimi. E' necessario fare presto anche per evitare che le aule di tribunale siano intasate da decine di migliaia di cause alle quali sicuramente faranno ricorso quei proprietari parassiti che affittano in nero e che erano stati scoperti solo grazie alla registrazione del contratto attivata dagli inquilini vessatiCi attendiamo dal Governo Renzi non una slide ma una norma chiara e precisa. Ora la palla torna alla politica e verificheremo quanto è capace di difendere i diritti dei più deboli nei confronti di coloro che si fanno beffa dei diritti e degli obblighi nei confronti della collettività.

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