giovedì 20 marzo 2014

L’Europa felix delle banche: l’Austria si indebita per salvarle di Il Simplicissimus

07.04.06-Tavagnacco-Hypo-Italia-sede-2Proprio mentre Renzi indossava l’elmo del prode Anselmo, tornando sconfitto da Berlino, un’altro Paese di questa Europa felix, in una sola notte ha aumentato il proprio debito pubblico del 6%, portandolo dal 74 all’ 80 per cento del Pil e sforando di molto anche il limite del 3% di deficit di bilancio, senza che nessuno abbia puntato il dito o detto nulla. Nemmeno Olli Rehn che è sempre lì ad ammonire
Certo i motivi di questo passo non sono quelli così futili di mantenere un po’ di welfare, un po’ di tutele e magari fare investimenti sul futuro, sulla scuola, le infrastrutture, la ricerca o di fare argine all’iniquità, ma qualcosa di molto più importante, per cui tutto è giustificato: salvare una banca. Azionisti e soprattutto obbligazionisti così non ci hanno messo un quattrino mentre tutti i cittadini austriaci hanno dovuto forzatamente partecipare al salvataggio della Hypo Alpe Adria Bank, un istituto di credito recidivo, presente anche nel nord est italiano, che è già stato salvato nel 2009 e semi nazionalizzato, ma che ha trovato modo di fare ancora montagne di debiti per un totale fra perdite e crediti inesigibili di quasi 18 miliardi. Tutto merito della folle espansione della banca nei balcani e delle operazioni sballate che ha costretto lo stato a sborsare già 4,8 miliardi e 3,6 quest’anno.
Si scorporeranno i crediti inesigibili affidandoli a una bad bank, come è diventato di moda, ma alla fine sono sempre i cittadini che dovranno pagare e per giunta, in questo caso, per una banca che era legata al Land della Carinzia e “lavorava” con Jorg Haider, per parecchi anni leader incontrastato della regione che secondo alcuni osservatori sarebbe stato tra i fautori e suggeritori dell’espansione dissennata dell’istituto. Comunque sia ancora una volta è evidente che se si tratta di aiutare i cittadini, l’Europa fa la voce grossa sui bilanci, controlla persino le pulci mentre quando si tratta di salvare una banca tutto è dovuto. Con un vistoso retroscena di cattiva coscienza perché in questo caso, vista la vicinanza con le elezioni europee, la vicenda ha avuto solo qualche titolino solo sui giornali finanziari. Meglio non farlo sapere troppo in giro.

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