Ci
sono molte definizioni della parola "Prassi" che circolano negli
ambienti marxisti, e la maggior parte di queste definizioni non ha alcun
senso. Abbastanza spesso la parola viene usata per esplicitare il
concetto - che non è stato abbastanza riflesso - di una sintesi fra
teoria e pratica, e che viene presentato come se fosse la soluzione al
problema derivante da una filosofia sterile o accademica. L'idea sarebbe
quella che le persone mettono la "teoria" su un piedistallo quando
invece, come sosteneva Marx, l'obiettivo non dovrebbe essere quello di
interpretare il mondo, ma piuttosto di cambiarlo.
La Prassi, allora, diverrebbe la realizzazione di una tale necessità; una parola che viene spesso pronunciata attribuendole il significato di una pratica più elevata, che viene così innalzata al livello della teoria.
Quando, invece, l'unica vera intuizione contenuta nella parola Prassi è quanto teoria e pratica siano assolutamente intrecciate, fin dall'inizio.
La Prassi, allora, diverrebbe la realizzazione di una tale necessità; una parola che viene spesso pronunciata attribuendole il significato di una pratica più elevata, che viene così innalzata al livello della teoria.
Quando, invece, l'unica vera intuizione contenuta nella parola Prassi è quanto teoria e pratica siano assolutamente intrecciate, fin dall'inizio.
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