Di Ciuenlai
PERUGIA - “Pazientate, questo non è il mio
bilancio”. Il nuovo sindaco del capoluogo continua a cercare paraventi
per nascondere l'impossibilità di mantenere anche l'1% delle promesse
fatte in campagna elettorale. Caro sig. Romizi, intanto il bilancio non è
ne “mio”, ne “suo” (inteso come Boccali), ma purtroppo “nostro”, visto
che lo sosterremo con decine e decine di milioni di tasse, balzelli e
tariffe.
Poi questo giochino di scaricare sul passato
impossibilità o , peggio, incapacità del presente è un deja vu che, chi
si nutre di pane e cambiamento tutti giorni, avrebbe potuto e dovuto
risparmiarci. Terzo; glielo ripeto, lei non giunge a Palazzo dei Priori
digiuno. Lei , altro che digiuno, avrebbe dovuto essere abbondantemente
“colazionato”, “pranzato”, “merendato” e “cenato” sulla situazione di
palazzo dei Priori, visto che è stato seduto nei banchi del Consiglio
Comunale per ben 10 anni. Non è possibile che non conoscesse lo stato
delle finanze cittadine. Quindi, se lo conosceva, doveva essere un po'
più cauto in campagna elettorale ed astenersi dal promettere ciò, che
sapeva non sarebbe stato possibile mantenere.
Ma, voi, i nuovi soggetti politici del terzo millennio,
da Renzi in giù non guardate più al bene comune , ma al vostro bene
privato. E se questo è il metro, in futuro che cosa ci dirà? Che lo
steccone di San Bevignate, per dirne una, è uno schifo, ma che bisogna
farlo perché se no si pagano le penali? Intanto le tasse restano al
massimo e i servizi al minimo. Tanto per fare une esempio.
Se cerchi il prossimo bus per le zone più abitate
della città, devi aspettare minimo un'ora. Ma a questa banale obiezione,
dopo aver rinnegato il bilancio che lei ha fatto e approvato, per la
serie “io non c'ero e se c'ero ero Boccali”, sono sicuro che
risponderebbe così : “Si ma i tagli alle corse li ha fatti quello di
prima”. Vero, ma la nuova Giunta li ha confermati. E' dura trovare una
differenza tra lei e chi l'ha preceduto. La città pensava di aver
voltato pagina, non di aver “voltato” solo persona.
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