mercoledì 2 giugno 2010

Il delirio guerrafondaio di Vittorio Feltri

SE VITTORIO FELTRI FOSSE STATO...........
Se Feltri fosse stato alla guida del plotone di carri armati bloccati da un giovane con il suo corpo in piazza Tienamen, lo avrebbe messo sotto i cingoli senza esitazione.

Se Feltri fosse stato il comandante dei Vopos quando il 9 novembre del 1989 una folla, violando la legge, decise di picconare il Muro di Berlino, avrebbe ordinato di sparare.

Se Feltri fosse stato il capo della polizia nei giorni della "Rivoluzione di velluto" a Praga, avrebbe fatto disperdere la folla che arrivava a piazza Venceslao.

Se Feltri fosse stato a capo dei cecchini serbobosniaci che impedivano l'accesso alla città di Sarajevo quando 500mila pacifisti disarmati ruppero l'assedio con la marcia di "Mir sada", avrebbe sicuramente sparato contro di loro.

Se Feltri fosse stato comandante dell'esercito coloniale inglese quando gli indiani guidati da Gandhi fecero la "marcia del sale", avrebbe applicato senz'altro l'ordine di fare fuoco sulla folla.

Se Feltri fosse stato al comando di chi assaliva il ghetto di Varsavia, avrebbe impedito a chiunque di portare agli assediati cibo, medicine, legna e carbone per scaldarsi.

Se Feltri fosse stato direttore del "Giornale" il giorno in cui gli Israeliani uccisero 10 pacifisti e impedirono l'arrivo degli aiuti umanitari a Gaza, avrebbe titolato: "Dieci morti tra gli amici dei terroristi. Israele ha fatto bene a sapare".


di Alfio Nicotra, su Liberazione del 02.06.2010


P.S.: Se Feltri fosse stato un uomo si vergognerebbe..... (Pecs)

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