Mentre centinaia di migliaia di italiani stanno firmando per i 3 referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua, il ministro per le Politiche Comunitarie, Andrea Ronchi dà il via a una “operazione verità” intitolata “Acqua le ragioni dell’intervento”: una sorta di decalogo di "veri” e “falso” sulla cosiddetta “riforma dei servizi pubblici locali” che il Ministro si pregia di aver avviato e che sarebbe mistificata da noi referendari, dai movimenti dell’acqua bene comune e da tutti i difensori del servizio pubblico.
In realtà non c’è nessuna riforma, ma un articolo di legge all’interno di un decreto “salva infrazioni europee” (Decreto Legge 135/09) che tra lampadine a basso consumo, difesa del Made in Italy e rinnovo delle convenzioni con Tirrenia ha pensato bene di obbligare l’apertura ai privati dei servizi pubblici locali. Una privatizzazione.
Il ministro sostiene che l’acqua rimarrà pubblica, che le tariffe non aumenteranno, che ci saranno più investimenti, più concorrenza, più efficienza e che tutto questo lo vuole l’Europa. Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua risponde alle “verità ministeriali” confutandole punto per punto e mette in guardia tutti i Comuni italiani dal farsi scippare per decreto competenze e servizi in cambio di promesse di investimenti ed efficienza che non si sono mai visti (chiedere ad Arezzo, Latina, Agrigento per referenze…).Piuttosto a chi ha già seguito la strada di Ronchi, vecchia di vent’anni e fallita un po’ ovunque, son rimasti dei bei debiti da coprire e le proteste dei cittadini che si ritrovano un servizio più caro e qualitativamente peggiore (o al massimo identico).Il Forum invita tutti i Comuni a non farsi abbindolare da questa ennesima deregulation a spese dei cittadini e li invita a raggiungere le centinaia di sindaci che sono già uniti nel “Coordinamento nazionale enti locali per l’acqua pubblica”.
E chiede al ministero la pubblicazione del proprio documento con pari dignità sul sito internet http://www.politichecomunitarie.it. Se operazione verità deve essere il punto di vista di chi propone l’abrogazione della “norma Ronchi” con un referendum crediamo sia imprescindibile.
Potete leggere il documento “Ministro Ronchi, l’accusatio è manifesta” su www.acquabenecomune.org.
Disponibili a qualsiasi chiarimento e confronto.
In realtà non c’è nessuna riforma, ma un articolo di legge all’interno di un decreto “salva infrazioni europee” (Decreto Legge 135/09) che tra lampadine a basso consumo, difesa del Made in Italy e rinnovo delle convenzioni con Tirrenia ha pensato bene di obbligare l’apertura ai privati dei servizi pubblici locali. Una privatizzazione.
Il ministro sostiene che l’acqua rimarrà pubblica, che le tariffe non aumenteranno, che ci saranno più investimenti, più concorrenza, più efficienza e che tutto questo lo vuole l’Europa. Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua risponde alle “verità ministeriali” confutandole punto per punto e mette in guardia tutti i Comuni italiani dal farsi scippare per decreto competenze e servizi in cambio di promesse di investimenti ed efficienza che non si sono mai visti (chiedere ad Arezzo, Latina, Agrigento per referenze…).Piuttosto a chi ha già seguito la strada di Ronchi, vecchia di vent’anni e fallita un po’ ovunque, son rimasti dei bei debiti da coprire e le proteste dei cittadini che si ritrovano un servizio più caro e qualitativamente peggiore (o al massimo identico).Il Forum invita tutti i Comuni a non farsi abbindolare da questa ennesima deregulation a spese dei cittadini e li invita a raggiungere le centinaia di sindaci che sono già uniti nel “Coordinamento nazionale enti locali per l’acqua pubblica”.
E chiede al ministero la pubblicazione del proprio documento con pari dignità sul sito internet http://www.politichecomunitarie.it. Se operazione verità deve essere il punto di vista di chi propone l’abrogazione della “norma Ronchi” con un referendum crediamo sia imprescindibile.
Potete leggere il documento “Ministro Ronchi, l’accusatio è manifesta” su www.acquabenecomune.org.
Disponibili a qualsiasi chiarimento e confronto.
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
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