domenica 14 luglio 2013

Bondi: "I tarantini muoiono di cancro? La responsabilità è di alcol e sigarette"

L'ex amministratore, ora commissario dell'azienda dei Riva ha inviato una nota a Vendola e Arpa
"Il ruolo dell'impianto? Dipende da altri fattori come tabacco e difficoltà nell'accesso a cure mediche"
Il presidente della Regione Puglia: "Tesi inaccettabili". M5S: "Conflitto d'interessi, revocare l'incarico"
Bondi: "I tarantini muoiono di cancro? La responsabilità è di alcol e sigarette"
L’Ilva non ha colpe, le responsabilità per malattie e decessi per tumore a Taranto sono altre. Parola di Enrico Bondi, commissario straordinario dell'azienda dei Riva: “Tabacco e alcol”. Ma non solo. Perché secondo la nota pubblicata da Il Fatto Quotidiano “l'enfasi sul possibile ruolo dell'impianto siderurgico sembra essere un effetto della pressione mediatico-giudiziaria, ma non ha giustificazioni scientifiche” di Francesco Casula, Il Fatto Quotidiano


Ilva. M5S, Verdi e Rifondazione comunista chiedono le dimissioni di Bondi

I parlamentari pugliesi del Movimento Cinque Stelle, e i rappresentanti politici di Verdi e Rifondazione Comunista hanno chiesto le dimissioni da commissario dell'Ilva di Enrico Bondi, dopo le sue dichiarazioni a proposito dei dati relativi ai tumori e ad altre gravi patologie a Taranto. Secondo i periti dell'autorita' giudiziaria, c'e' un nesso tra malattie gravi e inquinamento dell'Ilva, mentre Bondi, in una lettera inviata alla presidenza della Regione Puglia e alle autorita' sanitarie pugliesi, fra cui le Agenzie regionali Arpa e Ares, contesta questo collegamento e contesta anche la legge regionale sulla Valutazione del danno sanitario voluta dalla Puglia per misurare il riflesso delle emissioni nocive sulla salute della popolazione esposta. . Per Bondi, l'elevata incidenza di tumori e' conseguente al fatto che essendo Tarantocitt¡ portuale e marittima, negli anni c'e' stato un maggior consumo di sigarette e quindi un maggior ricorso al fumo. In quanto all'introduzione della Valutazione del danno sanitario, Bondi definisce la norma regionale - esiste infatti una legge regionale in proposito - in contrasto con quella nazionale.
"Le parole del neocommissario Bondi sembrano annunciare la politica futura con cui verra' affrontata la questione Ilva, in totale continuita' con l'operato dei Riva", dicono i parlamentari pugliesi del M5S Diego De Lorenzis, Giuseppe L'Abbate, Giuseppe D'Ambrosio, Emanuele Scagliusi, Giuseppe Brescia, Francesco Cariello, Barbara Lezzi, Daniela Donno, Lello Ciampolillo e Maurizio Buccarella. Riferendosi a quando scritto da Bondi, i deputati "grillini" osservano che "la colpa e' dunque dei tarantini che hanno aumentato il consumo di sigarette. Ci sembra strano che l'acume degli esperti di Bondi non li abbia portati a correlare una presunta incidenza delle infedelta' coniugali anch'essa alla presenza del porto e dei marinai. Rimaniamo allibiti e senza parole: non sembra esserci limite all'indecenza - dicono i parlamentari del M5S - Vorremmo ricordare a Bondi come la perizia del gip rappresenti prova e che, in 13 anni di osservazione, ci sono stati oltre 300 morti direttamente riconducibili all'Ilva". "Se l'amministratore delegato dei Riva, che oggi amministra l'azienda per conto dello Stato, ignora i fatti - osservano ancora i deputati pugliesi del movimento Cinque Stelle - si comprende che la sua azione non e' volta ne' a tutelare l'ambiente, ne' tantomeno la salute dei cittadini. Chiediamo le dimissioni di Bondi e che il ministro della Salute venga a riferire in Parlamento sulle sue gravi affermazioni".
"Bondi deve dimettersi immediatamente, non puo' restare un giorno in piu' nel ruolo di commissario dell'Ilva perche' e' piu' interessato all'azienda, di cui, prima di essere nominato commissario, era amministratore delegato, che non alla salute dei cittadini di Taranto", dichiara il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli commentando la lettera inviata dal commissario dell'Ilva. "Le parole di Bondi - aggiunge Bonelli - sono un'offesa gravissima ai cittadini di Taranto che sono costretti a convivere con un'inquinamento che, come si legge nelle perizie dei magistrati tarantini, provoca 'malattia e morte'; sono uno schiaffo a chi si e' ammalato e a quanti hanno perso i propri cari a causa dell'inquinamento". Rifondazione Comunista di Taranto, invece, chiede al Consiglio comunale della citta' "quale organo rappresentante la comunita' offesa dalle parole dell'attuale commissario, di esprimersi attraverso un ordine del giorno che chieda al governo la sostituzione di Enrico Bondi con una personalita' piu' adeguata a svolgere il ruolo tanto delicato che il decreto 61 del 2013 gli ha riconosciuto".

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