L’assemblea
pubblica “Per una Nuova Strategia Energetica Regionale” organizzata
dalla Federazione di Perugia di Rifondazione comunista è riuscita e ha
visto la significativa partecipazione di cittadini, lavoratori ed
amministratori locali. Gli
interventi della Presidente Regionale di Legambiente Umbria Alessandra
Paciotto e del Segretario Regionale del Prc dell’Umbria Luciano Della
Vecchia hanno chiarito come non sia più rinviabile la definizione da
parte della Regione Umbria di una nuova pianificazione sul tema
energetico. In effetti le agroenergie possono rappresentare
un’opportunità per raggiungere gli obiettivi di riduzione dei gas, per
uscire dalla dipendenza dal petrolio e per rilanciare anche un modello
agricolo e zootecnico più sostenibile ecologicamente, socialmente ed
economicamente, assicurando nello stesso tempo tutte le garanzie per la
salute delle persone e dell’ambiente previste dalla legge e dalla
legittima precauzione scientificamente determinata. In questo senso è
necessario valutare il potenziale energetico del nostro territorio sulla
base di un censimento delle biomasse disponibili localmente in
un’ottica di filiera corta. Poi occorre definire i parametri igienici ed
ambientali, l’intera potenza energetica, la tipologia e l’eventuale
dislocazione territoriale degli impianti. E, prima di tutto ed
innanzitutto, occorreva e occorre coinvolgere i cittadini in veri
processi di conoscenza e di partecipazione con forme dirette di
democrazia. Siamo di fronte infatti all’intensificarsi dei conflitti
locali: le proteste dei cittadini trovano ragione e si alimentano
soprattutto grazie alla mancanza di programmazione, pianificazione e
partecipazione. Inoltre non si possono più lasciare gli Enti Locali a
dover affrontare da soli situazioni così difficili e dense di
approssimazione e di contraddizione: il rischio vero è di fare il gioco
delle lobbies dell’energia attravero lo scaricabarile delle
responsabilità. Per questo è emersa anche la proposta di presentare una
vera e propria legge regionale sulla partecipazione al fine di rendere
costruttivo anche il confronto più conflittuale. Rifondazione comunista
si è impegnata inoltre a definire azioni istituzionali in tutti gli Enti
Locali, a partire dalla Regione Umbria, affinchè la stessa Regione
Umbria si attivi immediatamente e prioritariamente per la definizione
della Nuova Strategia Energetica Regionale, ridisegnando un modello
energetico il più possibile distribuito e integrato nei territori e
accettato dai territori, un Piano che affronti parallelamente alla
regolazione dei nuovi impianti da fonti rinnovabili e pulite il tema
della chiusura degli impianti obsoleti ed inquinanti. L’Umbria ha
bisogno di un Piano che veda coinvolti tutti i cittadini in un nuovo
modello di sviluppo e partecipazione.
Enrico Flamini, Segretario Provinciale Prc Perugia
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