ORA TIRANO FUORI “TERRORISMO E EVERSIONE”!
Decine di perquisizioni sono in corso da questa mattina in Val Susa e
a Torino ai danni di divers* compagn* del Comitato di Lotta Popolare.
Perquisiti anche i locali dell’Osteria La Credenza di Bussoleno. Un
luogo di ritrovo e aggregazione conosciuto e frequentato da centinaia di
persone (notav e non solo) viene di fatto additato come luogo di oscure
trame… Perché l’articolo indicato nei mandati che accompagnano
l’ennesima “operazione” targata Padalino & co. sono il 280 comma 1
n.3 cp e 10 e 121. 497/74, quello che indica “l’attentato con finalità
terroristica e di eversione”
CREI reati contestati farebbero riferimento alla sera del 10 luglio,
quando, tra molte altre iniziative, si verificò anche un’iniziativa al
cantiere di Chiomonte, con taglio di reti.
Nei mandati si legge la volontà di ritrovare nelle case degli
indagati [citiamo a braccio] “materiale esplosivo, contundente, atto al
taglio di recinzioni e supporti audio-visivi e digitali che permettano
il riconoscimento di eventuali complici”. Come al solito sono stati
sequestrati compiuter e altri dispositivi tecnologici di comunicazione.
Così commenta ironico uno dei compagni perquisiti: “cercavano armi, si
son presi computer e I-Phone”…
Ma aldilà delle battute, si profila un salto di qualità nell’operato
dei Pm con l’elmetto. Non fanno arresti o misure disciplinari ma, quatti
quatti, iniziano a far trapelare la possibilità di nuove maxi-inchieste
con imputazioni gravissime che, anche in assenza di prove, possono
permettere lunghe detenzioni cautelari. Evidentemnte, non gli basta la
figura di merda fatta con gli arresti della scorsa settimana (già
tradotti ai domiciliari) e continuano a puntare in alto, verso la madre
di tutte le imputazioni che Magistrati di questo calibro sognano
proprinare alle lotte sociali e ai movimenti, specie quando questi non
abbassano la testa!
Questo ennesimo atto intimidatorio – vera e propria provocazione –
non deve lasciarci indifferenti e necessita una risposta determinata e
corale del movimento, in difesa di quest* compagn* e di un luogo di
aggregazione che è di tutti i Notav…
Valle Susa : Perquisizioni, una criminalizzazione di regime. Assurde indagini per “terrorismo”
di Giorgio Cremaschi
“Dopo la bellissima e pacifica marcia popolare, a cui in tanti abbiamo partecipato con le nostre famiglie e abbiamo mostrato tutta la forza e il consenso del movimento No Tav, il palazzo ha puntualmente reagito.
Ancora una volta si gioca la carta della vergognosa accusa di terrorismo. Perquisizioni assurde a tappeto, alla ricerca di chissà quali prove di attività eversive e terroriste, si sono succedute nella valle.
È una vergogna e una provocazione a cui bisogna reagire con la più vasta campagna di solidarietà. Mi pare chiaro il senso dell’operazione politica in corso, voluta dal governo PD PDL e dal suo regime politico informativo, giudiziario. Si vuole ancora una volta accostare lotta e terrorismo, per criminalizzare una lotta popolare giusta e aperta a cui il regime non vuole dare risposte politiche.
Siamo di fronte ad un altro momento di degrado della nostra democrazia e ad un’altra manifestazione di una repressione inaccettabile, che copre il fallimento politico e economico del partito della Tav.
Solidarietà a tutte e tutti coloro che sono colpiti dalla repressione, che in ogni caso non fermerà la lotta e il sostegno ad essa.”
“Dopo la bellissima e pacifica marcia popolare, a cui in tanti abbiamo partecipato con le nostre famiglie e abbiamo mostrato tutta la forza e il consenso del movimento No Tav, il palazzo ha puntualmente reagito.
Ancora una volta si gioca la carta della vergognosa accusa di terrorismo. Perquisizioni assurde a tappeto, alla ricerca di chissà quali prove di attività eversive e terroriste, si sono succedute nella valle.
È una vergogna e una provocazione a cui bisogna reagire con la più vasta campagna di solidarietà. Mi pare chiaro il senso dell’operazione politica in corso, voluta dal governo PD PDL e dal suo regime politico informativo, giudiziario. Si vuole ancora una volta accostare lotta e terrorismo, per criminalizzare una lotta popolare giusta e aperta a cui il regime non vuole dare risposte politiche.
Siamo di fronte ad un altro momento di degrado della nostra democrazia e ad un’altra manifestazione di una repressione inaccettabile, che copre il fallimento politico e economico del partito della Tav.
Solidarietà a tutte e tutti coloro che sono colpiti dalla repressione, che in ogni caso non fermerà la lotta e il sostegno ad essa.”
No tav. PRC Torino: Giù le mani dalla "credenza"
Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di
Torino a proposito delle perquisizioni effettuate in data odierna contro
attivisti e abitazioni Notav ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Esprimo sconcerto e indignazione per le perquisizioni a tappeto
nelle case di attivisti NoTav in Valsusa e a Torino e le notifiche degli
avvisi di garanzia per attività eversive finalizzate al terrorismo
disposte dalla Procura della Repubblica di Torino. I reati contestati
farebbero riferimento a quanto avvenuto la sera del 10 luglio a
Chiomonte a seguito della marcia verso le reti del cantiere osteggiata
dalle forze di polizia e conseguenti scontri. Tra le molte perquisizioni
effettuate va registrato l'intervento di una decina di unità di polizia
che ha interessato alle sei e trenta di questa mattina un locale
dell'osteria “La Credenza” di Bussoleno dove alloggia un attivista NoTav
a cui sono stati sequestrati computer e materiali informativi vari.
Come tutti sanno “la Credenza” è lo storico punto di riferimento dei
NoTav della Valle, sede sindacale e del locale Circolo di Rifondazione
Comunista. Alle compagne e ai compagni che gestiscono la “Credenza” e a
tutti gli attivisti e i cittadini in lotta contro il Tav va la nostra
vicinanza e solidarietà.
Avremo modo di conoscere i dettagli e i risvolti dell'operazione però una cosa la possiamo dire con assoluta certezza: disconoscere l'opposizione al Tav, criminalizzare la protesta, trasformarla in un problema di ordine pubblico non porterà a nulla se non al risultato di gettare benzina sul fuoco. Forse è proprio in questa direzione che i gruppi affaristici, una classe politica e di governo screditata vogliono andare nel tentativo vano di spezzare e indebolire la protesta. Questo tentativo va respinto. La risposta deve essere ferma, partecipata coinvolgendo tutte le espressioni democratiche nel respingere ogni forma di intimidazione e provocazione. Rifondazione Comunista come sempre sarà a fianco del movimento NoTav della Valsusa.
Avremo modo di conoscere i dettagli e i risvolti dell'operazione però una cosa la possiamo dire con assoluta certezza: disconoscere l'opposizione al Tav, criminalizzare la protesta, trasformarla in un problema di ordine pubblico non porterà a nulla se non al risultato di gettare benzina sul fuoco. Forse è proprio in questa direzione che i gruppi affaristici, una classe politica e di governo screditata vogliono andare nel tentativo vano di spezzare e indebolire la protesta. Questo tentativo va respinto. La risposta deve essere ferma, partecipata coinvolgendo tutte le espressioni democratiche nel respingere ogni forma di intimidazione e provocazione. Rifondazione Comunista come sempre sarà a fianco del movimento NoTav della Valsusa.
Perquisizioni No TAV, Ferrero: Letta peggio di Erdogan. Cremaschi: Assurda accusa di terrorismo
"Le perquisizioni odierne - compresi i locali
dove c'è la sede di Rifondazione Comunista - e le accuse pesantissime
agli attivisti No Tav sono l'ennesimo, inaccettabile episodio di
criminalizzazione della protesta. Il governo, non avendo alcuna ragione
nel merito della costruzione dell'opera e dello sperpero di denaro
pubblico, si comporta peggio di Erdogan in Turchia: cerca di stroncare
la protesta con la repressione più brutale. Le accuse di terrorismo
contro quella che è una lotta di popolo sono una pura persecuzione e un
utilizzo del Codice penale come arma impropria. Questa repressione però
non fermerà le ragioni di chi si oppone all'alta velocità sulla
Torino-Lione: non ci faremo intimidire". Questo quanto dice Paolo
Ferrero del PRC. Dello stesso tono le dichiarazioni di Giorgio Cremaschi
della Rete 28 aprile che ha dichiarato : "Dopo la bellissima e pacifica
marcia popolare, a cui in tanti abbiamo partecipato con le nostre
famiglie e abbiamo mostrato tutta la forza e il consenso del movimento
No Tav, il palazzo ha puntualmente reagito.
Ancora una volta si gioca la carta della vergognosa accusa di
terrorismo. Perquisizioni assurde a tappeto, alla ricerca di chissà
quali prove di attività eversive e terroriste, si sono succedute nella
valle.
È una vergogna e una provocazione a cui bisogna reagire con la più vasta campagna di solidarietà. Mi pare chiaro il senso dell'operazione politica in corso, voluta dal governo PD PDL e dal suo regime politico informativo, giudiziario. Si vuole ancora una volta accostare lotta e terrorismo, per criminalizzare una lotta popolare giusta e aperta a cui il regime non vuole dare risposte politiche.
Siamo di fronte ad un altro momento di degrado della nostra democrazia e ad un'altra manifestazione di una repressione inaccettabile, che copre il fallimento politico e economico del partito della Tav.
Solidarietà a tutte e tutti coloro che sono colpiti dalla repressione, che in ogni caso non fermerà la lotta e il sostegno ad essa."
È una vergogna e una provocazione a cui bisogna reagire con la più vasta campagna di solidarietà. Mi pare chiaro il senso dell'operazione politica in corso, voluta dal governo PD PDL e dal suo regime politico informativo, giudiziario. Si vuole ancora una volta accostare lotta e terrorismo, per criminalizzare una lotta popolare giusta e aperta a cui il regime non vuole dare risposte politiche.
Siamo di fronte ad un altro momento di degrado della nostra democrazia e ad un'altra manifestazione di una repressione inaccettabile, che copre il fallimento politico e economico del partito della Tav.
Solidarietà a tutte e tutti coloro che sono colpiti dalla repressione, che in ogni caso non fermerà la lotta e il sostegno ad essa."
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