martedì 10 gennaio 2012

PD, allo sbando?


di Giampaolo Ceci, www.umbrialeft.it

PERUGIA - Le ideologie di destra e sinistra stanno assumendo confini sempre più sfumati, sia in Italia che nel pianeta. Cosa vuole dire essere di sinistra oggi? Quale la cartina di tornasole che ti fa collocare con certezza a sinistra, almeno nell’emiciclo del parlamento Italiano? Se sei … allora sei di “sinistra”, se invece sei …… allora sei di” destra”. Qualcun mi suggerisce gentilmente cosa devo metterci al posto di quei puntini per sapere con certezza se posso definirmi di sinistra o di destra?
Eppure anche nei labili confini della dialettica politica, s’imporrebbe una definizione univoca dei valori dei due storici schieramenti ideologici.
Soprattutto il PD sembra più di altri aver perso la bussola per identificarsi principalmente nelle posizioni altalenanti espresse pubblicamente dai suoi diversi leader succedutisi in questi ultimi anni.
Come valutare un partito che si definisce di “sinistra” se approva politiche liberali e appoggia decisioni che oggettivamente vanno contro la parte debole del paese cui fa storicamente riferimento la sinistra operaia?
I leader del PD si sono impazziti e ora vogliono sostenere un mondo fatto di capitali e regole di mercato? I “vecchi” comunisti sono diventati liberali?
Perché mai il PD fa uso della sua attendibilità per condurre il suo popolo ad approvare docilmente misure che mai un uomo di sinistra avrebbe accettato solo qualche mese fa? C’è un accordo tacito tra chi ci governa, per consolidare il potere economico della grande finanza per rapinarci senza clamore? Oppure, quali sono le ragioni per cui il PD appoggia misure così pesanti per la parte debole del paese che appaiono generate dalla vecchia destra? Possibile che sia complice e che non si renda conto? Oppure crede davvero che siano queste le migliori politiche possibili per il bene dei cittadini tutti?
E poi, perché le destre appoggiano anch'esse misure così pesanti che colpiscono duramente il popolo delle partite iva che sono il suo zoccolo duro? Insomma perché mai destre e sinistre si sono coalizzati per dare illogiche “mazzate” ai loro elettori. Ma, che accadrà mai se non rispettiamo gli ordini delle CEE? Ci cacciano? C’è un limite a tutto. Non mi pare proprio che vi sia equità nella manovra recentemente approvata nonostante l’unanime preoccupante” martellamento”contrario di politici, TV e giornali.
Bisogna pur fare rilevare, che curiosamente sono stati chiamati governare esperti in economia provenienti dal mondo finanziario (non eletti da alcuno) che tra la semindifferenza dei partiti di destra e sinistra, fino ad ora, non hanno preso un solo provvedimento che costringa le banche a caricarsi di un qualche sacrificio per sostenere l‘economia e l’imprenditoria diffusa che fa l’85% della produzione italiana e produce reddito e lavoro. Anzi, giù con le tasse e i controlli innescando paure e terrore che disincentiva ad investire! Come ho già detto, anche i contadini trattano con un occhio di riguardo le mucche che producono il latte! Questa politica è miope, non è alzando le tasse o con le minacce della finanza che, chi sa fare impresa, investirà di più! Anzi.
Le banche invece non hanno liquidità? Bene, provvediamo subito con un decreto: le pensioni si pagheranno solo con carta di credito! Diciamo che è per la lotta all’evasione fiscale, tanto i “cretini” che ne sanno! I politici?… zitti!
Il Governatore Draghi ha fatto il resto facendo stampare qualche miliardo di cartamoneta e li ha” regalati” alla BCE (banca privata) autorizzandola a venderli alle altre banche nazionali all’1% del loro valore nominale.
Resta un mistero perché le banche nazionali (private) che hanno comprato questa vagonata di euro siano state autorizzate a cederli alle imprese dei rispettivi stati all’8 % se non di più, incassandone la differenza senza imporre loro alcun vincolo. Si dice: "Perche l’economia possa ripartire!"
Mi pare un’evidente illogicità: se bisognava alimentare l’economia, perché non dare direttamente i soldi alle imprese all’1% bypassando la BCE (privata) e le banche (private)? Perché addirittura non fondare una banca europea pubblica che batta moneta o emetta i suoi Bond quando serve, senza farci fare alle banche private dei ricarichi sopra?
Evidentemente non è l’economia che va salvata, ma lo sono gli istituti bancari. Sono loro che richiedono “ossigeno” pubblico per coprire i loro buchi di bilancio derivanti dall’impossibilità di recuperare parte dei prestiti o delle speculazioni effettuati magari acquistando titoli di stato greci dei quali, come noto, non saranno pagati gli interessi e probabilmente non sarà neppure restituito il capitale.
Capisco che il fallimento anche di una sola banca sarebbe un disastro per tutti, perché potrebbe scatenare a catena una crisi incontrollata per recuperare i depositi a risparmio che le banche non possiedono, come già avvenuto in Argentina e anche che è necessario che le banche debbano fare cassa! Ma allora poniamo mano a questo sistema malato. O quantomeno che ci sia una contropartita sociale al “favore” che gli facciamo!!
Resta il fatto che tutti si prodigano a spiegarci le misure da adottare per superare la crisi a convincerci della ineluttabilità delle decisioni assunte per fronteggiarla. Nessuno invece che ci spieghi le cause che hanno prodotto questa crisi di cui tutti parlano e proponga soluzioni che le eliminino alla radice. Forse, a ben pensarci, fanno pure bene, viste le conseguenze psicologiche che influenzano i consumi.
Ora si capisce meglio perché il” puzzone” tendesse a minimizzare per infondere ottimismo e quanto fa male invece chi inconsapevole delle conseguenze psicologiche, continua a diffondere disfattismo.
Su tutti questi fenomeni il PD sembra andare al traino dei professori condividendone linee e strategie.
Inspiegabilmente (per me) addirittura non si oppone a decisioni che creano difficoltà solo alla parte debole del paese, senza chiedere alcuna contropartita politica, sebbene il suo appoggio sia indispensabile per la tenuta del Governo.
O non ha compreso che è questo il momento di discutere della validità dell’intero sistema economico che governa il pianeta o peggio lo dà per immutabile.
Sembra quasi che non si ricordi più chi rappresenta o ancor peggio non abbia nulla di diverso e di meglio da proporre

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