“Scaricate” Liberazione, se ci volete
bene
di Dino Greco
Da oggi
leggerete Liberazione nella versione on line e potrete anche scaricare il pdf
facendovi “in casa”, per così dire, anche quel giornale di carta, per noi così
prezioso, che non siamo in grado di mandare in edicola.
Un
giornale, certo, molto artigianale e, tuttavia, molto militante. Un foglio da
affiggere alle bacheche, da passare di mano in mano, da portare nei luoghi di
lavoro e ovunque siano in piedi lotte, che in questi giorni
continueremo
- per quanto possibile, nelle condizioni date - a seguire e raccontare.
Lavoreremo un pò a vista in questa fase di transizione, nel senso che
giornalisti e poligrafici stanno prestando la propria attività
volontariamente,
in regime di ferie disposto dall’azienda, i attesa che riprenda il confronto
sindacale. Quindi le pagine del giornale potranno, di giorno in giorno, variare
nel numero, anche in relazione alle iniziative di mobilitazione che saranno
attuate nei confronti del governo che dev’essere finalmente stanato, in modo da
capire - una volta per tutte - su quante risorse pubbliche (e in quale modo
erogate) sia possibile contare. Mentre teniamo accesa Liberazione, in
questa versione gioco forza edulcorata, ma non dimessa, chiediamo a voi tutti
di alimentare la sottoscrizione che contribuirà a decidere della qualità e
delle caratteristiche del prodotto editoriale che stiamo con ogni energia
tentando di rilanciare. L’appello - forte e chiaro - è rivolto in primo luogo
al partito, ai suoi circoli, che del giornale hanno fatto un irrinunciabile
strumento di controinformazione, di lotta e di organizzazione politica; ma, più
in generale, a tutti coloro la cui voce sarebbe stata letteralmente occultata e
repressa se Liberazione non fosse stata, con cocciuta determinazione, al loro
fianco. Non diamo soddisfazione a quanti oggi sperano di avere liquidato un
punto di vista non omologato e non condizionabile, e di avere riconsegnato
all’oblio chi non si piega all’ideologia mercatista. Possiamo riuscirci, perché
gli sciamani che spacciano il liberismo per legge di natura stanno cacciando
l’umanità in un vicolo cieco. E di questo vi è una sempre più diffusa
percezione. Anche nelle nuove generazioni, per lungo tempo nutrite,
anestetizzate con le menzogne del “pensiero unico”. Dunque, non lasciamoci
intimidire: dimostriamo a lor signori che non riusciranno a toglierci di mezzo.
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