martedì 3 giugno 2014

E fu tutta colpa del "grano saraceno"



Quattordici firme. Di altrettanti parlamentari del MoVimento Cinque Stelle. Per una proposta di legge che rischia di passare alla storia come un "epic fail" della politica. Oggetto: la difesa dei prodotti agro-alimentari italiani dalla contraffazione. Perché - e questo si legge nel disegno di legge n° 1407 presentato lo scorso luglio alla Camera dei Deputati - "un terzo della pasta venduta in Italia è prodotto con grano saraceno". E qui se non ci fosse da ridere ci sarebbe da piangere. Perché - evidentemente - per i 14 deputati grillini il grano in questione è quello prodotto dai saraceni, il popolo nomade fondatore dell'Islam. Dal Movimento, una rettifica. Trattasi di refuso: "Volevamo dire grano straniero. E abbiamo chiesto più volte di cambiare il testo presentato alla Camera".

Ma come è facile immaginare, nelle ultime ore, in rete, non si twitta d'altro: l'invasione del grano saraceno. Sotto accusa la parte finale del secondo capoverso del disegno di legge in questione. Il tono è solenne. E l'obiettivo è difendere i consumatori "che si illudono di consumare prodotti made in Italy ignorando l'effettivo contenuto e la reale provenienza di tali prodotti. Un esempio per tutti: la pasta venduta in Italia e? prodotta per un terzo con grano saraceno". Andrea Castelluccia, su Twitter, sintetizza la questione: "Bene, allora mettiamo i dazi contro la Saracenia".

Andrea Pesenti propone di ampliare la strategia grillina per la difesa del Made in Italy: "Ora mi aspetto dal MoVimento una moratoria sui bagni pubblici. Una roba tipo: Basta con le turche!". Seguito da Stefano Mucillo: "E perché non boicottiamo il fico d'India per sostenere i nostri Marò?". Hubert Halles è allarmato: "E adesso cosa ne sarà della zuppa inglese? E dell'Insalata catalana?". Anna Lanzotti chiede: "Non è che qualcuno di voi si è svegliato con un saraceno nella dispensa?". E Francesca Carissi affronta il nodo politico della questione: "In questo caso, restituire mezzo stipendio è troppo poco...".

E tra i primi a rilanciare il fail grillino, il blog "Duro di Sicilia". Il cui autore commenta: "Maledetti saraceni hanno infestato le coste siciliane con razzie e saccheggi per secoli ed oggi continuano esportando il loro perfido grano". Che aggiunge: "E poi, non sta scritto da nessuna parte che la pasta italiana sia fatta da un terzo di grano saraceno...". E in rete non manca chi cerca di difendere i parlamentari grillini, dando per buona la loro versione ufficiale. Con "straniero" sostituito da "saraceno" nel testo presentato alla Camera. Ma ormai non si torna indietro. Ed è sicuro che nei prossimi giorni, si parlerà un bel po' della favolosa Saracenia.

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